L’Italia femminile del tennis è di nuovo sul tetto del mondo. A 11 anni di distanza dall’ultimo trionfo, quando ancora era Fed Cup, le ragazze capitanate da Tathiana Garbin trionfano a Malaga nell’edizione 2024 della competizione che ora prende il nome dall’iconica Billie Jean King e portano in Italia il trofeo per la quinta volta nella storia. Slovacchia non battuta, ma demolita dalle azzurre, che vincono 2-0 nel segno di Lucia Bronzetti e Jasmine Paolini. E non poteva che essere la nostra top player, l’attuale numero 4 del ranking WTA, a chiudere con la più classica delle ciliegine sulla torta una stagione memorabile. Jasmine supera con un perentorio 6-2 6-1 Rebecca Sramkova, una delle giocatrici più in forma degli ultimi due mesi e imbattuta fino a oggi in Andalusia, regalando il secondo punto e la vittoria alla sua Nazionale, in quella che può essere definita una vera e propria chiusura di un cerchio.
È il successo meritato di questo ciclo iniziato 7 anni fa a Forlì, quando Tathiana Garbin al suo esordio sulla panchina chiamava a indossare per la prima volta la maglia azzurra Jasmine Paolini e Martina Trevisan. Dalla ‘Serie C’ del tennis al trionfo loro ci sono sempre state. E nel corso del tempo si sono aggiunte Elisabetta Cocciaretto, Lucia Bronzetti e infine ha fatto il suo ritorno trionfale anche Sara Errani. L’Italtennis, oggi mercoledì 24 novembre, è sul tetto del mondo sia a livello maschile che femminile. Nei prossimi giorni scopriremo se Jannik Sinner e compagni riusciranno a difendere il titolo di Coppa Davis conquistato dodici mesi fa, ma – almeno fino a domenica entrambe le coppe sono nostre.
LA CRONACA DI PAOLINI-SRAMKOVA
Un match contraddistinto da un avvio abbastanza equilibrato nella sua primissima fase, con una Jasmine Paolini che fatica a trovare leggermente le misure e commette qualche errore di troppo, non concretizzando anche un paio di ghiotte occasioni nel quarto game. Dal 2-2 però le cose cambiano drasticamente: l’attuale n°4 della classifica mondiale inizia a leggere meglio la prima di servizio dell’avversaria, e quando si entra poi nello scambio è quasi sempre lei a uscirne vincitrice. Il livello si alza sempre di più e Sramkova non riesce a trovare le contromisure per contrastare l’allungo dell’azzurra che chiude 6-2.
Paolini è ‘on fire’ – come direbbero gli americani – e l’avversaria non sa davvero cosa fare per riuscire a portare a casa un punto. Il secondo set si apre con il parziale che diventa di sei games a zero e la racchetta della slovacca che finisce malamente gettata a terra dopo l’ennesimo recupero della tennista toscana che porta all’errore l’avversaria. Sramkova, pur un po’ demoralizzata all’apparenza, non molla affatto e rientra in partita interrompendo la striscia negativa con il primo break del match. Il momento di ‘down’ di Jasmine però dura davvero poco. Sul 2-1 si inventa un game semplicemente clamoroso in risposta e allunga di nuovo, questa volta consolidando poi il vantaggio per il 4-1. Sramkova ora esce dal match per davvero ed è un veloce avvicinarsi al tanto meritato trionfo: Italia campione del mondo.