“Sì, proprio così, faccio parte ufficialmente del nuovo Player Council Atp”. È uno Stefano Travaglia emozionato quello che risponde al telefono da Londra per raccontare a Sportface.it del suo nuovissimo incarico. “Recentemente mi ero confrontato con alcuni tour manager del circuito – racconta il marchigiano, che a Wimbledon ha superato di slancio le qualificazioni prima di arrendersi a John Millman – che mi avevano paventato la possibilità di candidarmi. Di cosa mi occuperò? Conosco molto bene il circuito challenger e, per questo motivo, cercherò di apportare il maggior numero di migliorie a questo mondo. Ho già alcune idee, ma non vedo l’ora di confrontarmi con gli altri giocatori tra il 100 e il 200 del mondo. Nel Player Council sono presenti tennisti del calibro di Novak Djokovic, Kevin Anderson e Jamie Murray e io sono il primo italiano a farne parte. Sono molto contento. Il primo consiglio si svolgerà prima degli Us Open e spero di portare a New York le mie prime proposte”.
Dal punto di vista del tennis giocato Stefano Travaglia ha vissuto un torneo di Wimbledon discretamente positivo, che lo ha visto superare le qualificazioni prima di fermarsi in 4 set contro Millman. “Un match alla pari, che purtroppo mi ha visto andare sotto di un break all’inizio di ogni parziale. In qualificazione avevo giocato molto bene, passando il tabellone cadetto senza perdere alcun set e subendo un solo break contro Giannessi. Sono contento di aver fatto una programmazione ad hoc per Wimbledon, giocando un paio di challenger in precedenza su erba – ha spiegato – Penso che l’anno prossimo proverò a disputare ancor più settimane su questa superficie. La programmazione delle prossime settimane? Challenger di Braunschweig e quindi le qualificazioni a Umago. Poi due settimane di preparazione in vista della stagione sul cemento che vorrei iniziare con Los Cabos”. In questi giorni si è parlato di un allontanamento dalla Tennis Training School di Foligno, ma Travaglia tiene a precisare che parlerà con il team durante il prossimo weekend per decidere il futuro.