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dal nostro inviato, Alessandro Nizegorodcew
Flavio Cobolli, che ha eliminato Laurent Lokoli con il punteggio di 7-5 6-3, ha staccato il suo pass per il tabellone principale del Roland Garros e, al termine dell’incontro, ha commentato l’ottimo successo colto sulla terra parigina e la gioia della prima qualificazione della carriera al main draw di un torneo Slam. “Forse non ho ancora realizzato che veramente mi sono qualificato: è un sogno che si avvera – ha affermato il tennista romano a Sportface –. Credo di poter dare tanto a questo sport e mi impegno tanto per arrivare in alto, quindi sono molto emozionato di giocare il tabellone principale qui, tra l’altro nel mio Slam preferito, quindi credo che il destino ci abbia messo del suo. A Parigi ho sempre giocato bene, anche da junior, quindi adesso ‘stappiamo la boccia’ come si dice a Roma, però da da oggi pomeriggio si pensa a recuperare e ad allenarsi per dare il tutto per tutto a partire da domenica. Non ho mai giocato al meglio dei cinque set, quindi sicuramente oggi la giornata non è finita e dovrò faticare ancora perché mi dovrò abituare in questi giorni. Ci saranno delle difficoltà, ma con l’adrenalina e la voglia di andare avanti il più possibile riuscirò a fare del mio meglio”.
Grande tifoso della Roma, Cobolli avrà certamente l’obiettivo di vedere a Parigi la finale di Europa League che i giallorossi giocheranno contro il Siviglia: essere ancora lì il 31 maggio significherebbe essersi assicurato il successo al primo turno. “La Roma ha giocato due finali europee da quando sono nato, almeno che io possa ricordarlo, e nella prima circostanza mi trovavo in un pub di un Roma Club a Vicenza, che tra l’altro avevano chiuso quell’anno, quindi non ho potuto proprio festeggiare la vittoria. Speriamo che stavolta l’esperienza sia migliore: vederla qui, che vorrebbe dire essere ancora in corsa nel torneo martedì, sarebbe fantastico”.
Tra i possibili avversari dell’azzurro al primo turno, spicca il nome di Carlos Alcaraz, numero 1 del mondo e uno tra i grandissimi favoriti per il titolo. “Sfidare Alcaraz? Sarebbe senza dubbio affascinante – ha commentato il giovane italiano –, perché non capita tutti i giorni di giocare contro il numero 1 del mondo in un Centrale del genere, e farlo al primo Slam della mia carriera sarebbe fantastico, d’altro canto non sarebbe piacevole per ben noti motivi. Aspetterò il verdetto con serenità e accetterò quello che mi capiterà, provando a dare tutto”.
Cobolli aveva perso al terzo turno delle qualificazioni di uno Slam già in due occasioni, ma quelle sconfitte lo hanno certamente aiutato ad affrontare questo match nella maniera corretta. “Mi sentivo meno nervoso rispetto alle due precedenti circostanze, questo è sicuramente vero: sentivo di non essere inferiore rispetto al mio avversario, nella mia testa ero il favorito e sono stato bravo a rimanere ordinato nelle mie routine di campo, nelle cose che dovevo fare tecnicamente e tatticamente contro questo avversario. Quest’approccio mi ha aiutato per tutto il match”.
“Come dico sempre, la Federazione sta facendo un grande lavoro con con tutti noi – ha proseguito l’attuale 159esima forza del ranking –: anche qui sta c’è il preparatore Francesco Cerrai che mi sta dando una mano da due anni. Sono sono grato alla Federazione, perché sta facendo un buon lavoro con con tutti noi giovani e noi cerchiamo di ripagare loro in campo. Avere nove giocatori italiani in main draw significa tanto. Una dedica? Sicuramente a mio nonno che ha vissuto un periodo un po’ difficile, sebbene siamo cercando di superarlo”, ha concluso un emozionato Cobolli.
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