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INTERVISTA – Qualificazioni Roland Garros 2023, Bonadio avanza: “Buon momento di forma, ora più consapevolezza”

Riccardo Bonadio - Foto Antonio Fraioli

dal nostro inviato, Alessandro Nizegorodcew

“Sicuramente le ultime settimane mi hanno dato fiducia, anche se ho perso tre partite ma tutte con avversari più forti di me. Queste ultime settimane mi hanno dato la consapevolezza di poter vincere con chi è più avanti di me nel ranking e oggi si è visto questo nel momento in cui il vantaggio che mi ero procurato, giocando un match discreto, si era praticamente annullato nel primo set”. Riccardo Bonadio è uno dei due azzurri che quest’oggi hanno superato il primo turno di qualificazione al Roland Garros 2023 e in un’intervista ai microfoni di Sportface ha raccontato le sensazioni dopo questo esordio convincente contro un avversario esperto come Duckworth: “Di recente sia con Popyrin che con Bublik sono riuscito a fare partita pari, anche se con quest’ultimo ho giocato male. Ho avuto la sensazione di potermela giocare – ha spiegato l’azzurro – Oggi nel primo set lui ha regalato molto, giocava da dietro di ritmo e mi sentivo abbastanza superiore. Nel secondo set ha cambiato molto le carte in tavola, con diverse variazioni nel gioco, quello mi ha messo in difficoltà. Nonostante ciò ho avuto le mie chance, ma le ho sprecate in malo modo. Il livello espresso al tie-break mi conferma comunque che sono in un momento di forma abbastanza buono”.

E sul livello dei Challenger che si sta sempre più alzando, come dimostra l’exploit di Maroszan contro Alcaraz: “Il livello dei Challenger si è alzato molto, avevo già visto che Maroszan ha un ottimo gioco e l’atteggiamento non era il suo forte. Ho visto i suoi ultimi sei mesi, è cambiato completamente e i risultati lo confermano, la partita con Alcaraz è stata la sua ciliegina sulla torta”.

E sul suo gioco: “Oggi si è visto che la parte del mio gioco dove sono più carente è la risposta, non mi permette di giocarmela come preferisco e di giocare di ritmo. Sento di giocare un tennis migliore rispetto alla mia classifica una volta uscito dalla risposta al servizio”. Infine, una chiosa sul modo di preparare i grandi tornei e in particolare gli Slam: “Non si viene dopo una sfaticata a giocare questi tornei, l’ho preparato molto bene. Dopo Roma mi sono allenato bene, sono entrato a Torino casualmente e ho deciso di giocare. Qui fino all’ultimo punto nessuno molla nulla, sono i tornei che fanno la differenza a livello economico, non capitano spesso e quindi li prepariamo meglio”.

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