Non aveva compiuto ancora ventuno anni Stefano Pescosolido quando vinse il suo primo titolo in carriera. Sul cemento di Scottdale nel 1992 in tre set su Brad Gilbert l’ex top-50 azzurro ha potuto così festeggiare il suo primo hurrà, seguito l’anno successivo dal bis a Tel Aviv, entrando in quella ristretta cerchia di tennisti italiani a vincere sin da giovanissimi. A Gstaad è toccato a Matteo Berrettini, il sesto più precoce di sempre per l’Italtennis con i suoi 22 anni e tre mesi, e Pescosolido ha ricordato le emozioni provate in quei momenti. “Ero solo, non avevo allenatore in America proprio come Matteo senza Santopadre a Gstaad, solo coincidenze – ha scherzato ai microfoni di Sportface – quindi è stato un momento abbastanza riservato. E’ il coronamento di sacrifici e di tanto lavoro. Un titolo meritato in una settimana in cui ha giocato benissimo, battendo giocatori di livello ed esperienza come Bautista e Lopez. Sono emozioni particolari e bellissime. E Berrettini, considerata l’età, ha ancora ampi margini di miglioramento tecnici e fisici“.
Il romano, dopo il primo titolo in carriera, punta adesso dritto alla top-50 e per Pescosolido non c’è il rischio di sentirsi appagati. “Matteo è un ragazzo diligente e serio, ha un forte legame con Santopadre, Rianna e la federazione. Lavora con dedizione e la sua è stata una crescita costante, non è stato un caso e non sarà un exploit isolato – ha proseguito Stefano – probabilmente adesso a Kitzbuhel potrebbe essere un po’ stanco ma credo sia fisiologico. L’impressione da fuori è di avere di fronte un ragazzo attento e capace di potersela giocare con tutti e su ogni superficie”.
Una crescita graduale ma che ha stupito anche Pescosolido: “Non pensavo sinceramente potesse riuscirci già da quest’anno, dopo che ha vinto solo a gennaio la sua prima partita Atp. Anche l’Italia ha il suo Next Gen? Direi proprio di sì, a livello giovanile ha fatto meno di altri ma adesso ha recuperato e superato molti altri. Il tennis azzurro è in un gran momento e non c’è rivalità, ognuno traina l’altro verso nuovi traguardi“.