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INTERVISTA – Next Gen Finals 2019, Max Sartori: “Tra tre anni trarremo i primi bilanci su Sinner”

Jannik Sinner - Foto Roberto dell'Olivo

Al via la seconda giornata di ATP Next Gen Finals 2019 all’Allianz Cloud di Milano, Sportface ha avuto l’occasione di intervistare Max Sartori storico coach di Andreas Seppi e collaboratore del team di Riccardo Piatti. Con il tecnico che ha il merito di aver portato Jannik Sinner a Bordighera abbiamo deciso di partire dalla genesi del 2019 affrontato dal talento altoatesino che dopo il trionfo nel Challenger di Bergamo è riuscito a dare una svolta radicale alla propria stagione. Naturalmente non è che nei primi Futures disputati non fosse pronto per giocare a determinati livelli e che dopo Bergamo per magia abbia fatto il salto di qualità spiega Sartori analizzando le prime uscite fatte da Sinner nell’annata che sta per concludersi – Il ragazzo stava già giocando bene e doveva solo trovarsi, una volta che ci è riuscito ha capito cosa poteva fare in partita e di conseguenza ha trovato il modo di esprimersi al meglio“. 

Nel match che ha aperto il percorso delle Next Gen Finals, Sinner ha confermato le proprie capacità regolando in quattro set il numero due del seeding Frances Tiafoe“Entrambi hanno fatto un buon match ed è stata la risposta a far la differenza nel risultato finale – afferma Max analizzando il match valido per la prima giornata del gruppo B – La partita è girata sulle seconde di servizio, Tiafoe ne ha giocate di più e ha dato spazio a Sinner per entrare con i piedi in campo ed essere più aggressivo“. Indipendentemente dai risultati presenti e del prossimo futuro Sartori è cosciente delle possibili battute d’arresto che minano il percorso di Jannik e delinea quello che saranno le tempistiche per poter trarre i primi bilanci: “Sicuramente potrebbero arrivare delle battute d’arresto, noi dovremo essere bravi a risolvere le cose in corsa. Jannik per me non va valutato oggi alle Next Gen Finals così come non deve essere valutato nelle prossime due stagioni. Tra tre anni potremo iniziare a fare un bilancio vedendo quanto riuscirà ad essere competitivo nei tornei di prima fascia“.

Durante la sua ascesa Jannik è stato più volte paragonato ad Andreas Seppi data la provenienza e l’attitudine mentale portata sul campo di gioco. Durante l’intervista abbiamo dunque provato a chiedere se esiste realmente un parallelismo tra i due giocatori. “Sono ragazzi diversi, sono entrambi altoatesini però uno del nord e l’altro del sud – spiega il tecnico – la similitudine che riesco a trovare riguarda le loro famiglie. Entrambi sono stati resi indipendenti e da subito sono stati ragazzi forti in grado di prendere decisioni, questa è una cosa che ho sempre apprezzato molto”. A questo punto l’assist per andare a parlare di Seppi è già servito e Max ci svela cosa vede nel futuro del suo protetto: Andreas se ci si mette può giocare tranquillamente altre due stagioni di livello – rivela Max che non sottovaluta però le possibili insidie – Dovremo cercare di ottimizzare gli allenamenti per non sprecare energie e questa sarà la parte più difficile. Inoltre Andreas aspetta una bambina quindi da marzo in poi ci saranno ulteriori cambiamenti ai quali dovremo adattarci. Però usando l’esperienza e tenendosi competitivo sulla parte fisica potrà fare un ottimo 2020″. 

Le battute conclusive sono su Matteo Berrettini che disputerà le ATP Finals 2019 a Londra: Matteo ha dato lustro al tennis italiano mettendo la ciliegina su una stagione fantastica per i colori azzurri. Arriverà a Londra dopo aver impiegato molte energie dato che per raggiungere questo traguardo ha dovuto disputare tutti i tornei nella stagione. Questa cosa a Londra Matteo potrebbe pagarla però per noi resta un grande onore avere un giocatore al Master e speriamo che non resti un caso isolato ma sia una cosa che potrà ripetersi in futuro”.

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