[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Lorenzo Musetti è uno dei tanti giovani in rampa di lancio del tennis azzurro. La stagione del nativo di Carrara è partita nel migliore dei modi con il successo agli Australian Open junior. Poi i primi passi nel circuito maggiore. Ai microfoni di Sportface.it l’allievo di coach Tartarini ha voluto entrare nel merito del movimento tricolore, esordendo con un paragone: “Nel periodo di Quinzi c’era solo Gianluigi, era lui la speranza italiana. Ora il movimento è cresciuto, ci sono tanti ragazzi che stanno facendo bene, tra cui Zeppieri, Sinner e lo stesso Jacopo Berrettini. Condividere i tornei assieme a loro è bello, Jannik ha fatto tre grandi tornei”.
“Sono felice anche per i risultati degli altri miei coetanei. A questo livello noi junior abbiamo dei picchi più alti – spiega Musetti -. Tuttavia a Barletta ho perso con Horansky, giocatori come lui mantengono lo stesso livello per 2-3 ore. E’ solo esperienza, è questione di allenamento e continuità”.
Questa settimana Lorenzo è impegnato nel Challenger di Francavilla. In tabellone grazie ad una wild card, il diciassettenne ha dato le sue prime impressioni riguardo al meraviglioso ambiente abruzzese: “E’ un bel torneo, circolo molto piccolo ma ben organizzato. Io sono arrivato sabato e mi hanno accolto come se fossi uno dei più forti. Ci hanno fatto il favore di aprire la palestra a Pasqua. Il mio 2019 è partito con il ‘boom’ dell’Australia, poi alcune situazioni difficili dovute alla stanchezza. Superato lo scoglio del primo turno Challenger a Sophia Antipolis, il mio tennis è aumentato di livello. A Barletta ho giocato un ottimo torneo battendo Elias. Un’ottima metà stagione, ora speriamo di fare bene qui a Francavilla e prendere altri punti, che sono fondamentali”.
Giocando per lo stesso circolo, il Park di Genova, Musetti ha imparato a conoscere bene Fabio Fognini. Parole al miele spese nei confronti del neo vincitore di Montecarlo: “Sono orgoglioso di lui, mi sono allenato tanto con Fabio. Soprattutto in Australia, mi ha aiutato e mi ha dato consigli utili per vincere il torneo. La sua vittoria nel Principato è importante per tutto il movimento”.