Tathiana Garbin - Foto Ray Giubilo
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Tathiana Garbin, capitano della nazionale italiana di Fed Cup, traccia un bilancio sulle giocatrici azzurre impegnate a Parigi a partire da Deborah Chiesa, sconfitta al primo turno dopo aver superato le qualificazioni: “E’ arrivata qui con un dolore alla gamba che aveva da tempo ma con la sua grande grinta è riuscita a raggiungere il tabellone e migliorarsi di giorno in giorno – ha raccontato ai microfoni di Sportface – Con la Bencic anche noi abbiamo sofferto con lei, i match point sono stati duri da digerire ma da ragazza intelligente imparerà molto da questa sconfitta. Piccari ha fatto un grande lavoro anche dal punto di vista tecnico”.
Qualche rimpianto invece per Martina Trevisan ad un passo dal primo main draw in uno Slam: “Non è facile ripartire competitiva dopo sei mesi, prima del Roland Garros ha raggiunto anche una finale in un 25k dove il livello era alto. Ha battuto due giocatrici forti e giovani, purtroppo ha ceduto in un incontro in cui stava dominando: anche lei deve imparare a gestire le emozioni”. La Garbin ha poi visto anche dei miglioramenti in Paolini: “Ora è molto più solida anche in difesa, mi dispiace perché la Diatchenko ha giocato una partita incredibile contro Jasmine e il giorno dopo non ha preso mai il campo”.
Una battuta finale su Camila Giorgi, unica azzurra al terzo turno, dopo la riappacificazione con la Federazione: “Questa terra è particolarmente veloce così come quella di Roma, sono felice di vederla così bene e di poterla convocare in futuro nella mia Fed Cup”.
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