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Roberto Marcora ha vissuto un inizio di 2020 decisamente positivo e la pausa forzata per via dell’emergenza coronavirus è capitata sicuramente nel momento peggiore. Il tennista azzurro si trova attualmente a Miami ed è stato intervistato dal direttore di Sportface.it Alessandro Nizegorodcew nella rubrica “15 minuti con”. E’ stata l’occasione per parlare innanzitutto della decisione clamorosa di rinviare a settembre il Roland Garros: “Io per come sento parlare certi colleghi devo dire che sono tutti molto pessimisti. Io invece spero sempre che le cose vadano per il miglior verso possibile. Che potessero spostare il Roland Garros era nell’aria, anche se fa effetto. Dal momento che cancellano Indian Wells che è quasi uno Slam, decisione epocale, dopo vale tutto. E’ una situazione straordinaria e vanno prese misure straordinarie. Piuttosto che non giocarlo tutti preferiscono giocarlo il 20 settembre: è un torneo importante e prestigioso, va bene che non si gioca per sei settimane e saranno forse di più: chissà cosa si farà coi punti e coi montepremi che sono cose che per ora passano in secondo piano”.
Marcora racconta anche dei giorni di ordinaria follia a Indian Wells prima della decisione last minute di cancellare il torneo per l’allarme coronavirus: “Ci hanno dato ospitalità e permesso di allenarci lì, però seguendo la logica se hai paura si diffonda il virus perché tenere lì per giorni giocatori e staff? In qui giorni lì se avessero fatto il tampone alle tremila persone qualcuno di positivo avrebbero potuto trovarlo”.Â
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E sul rapporto non idilliaco con Paire il tennista azzurro non lesina alcune stoccate: “E’ il re dei pirla, a trent’anni ancora lì a comportarsi come un idiota in campo mi fa sorridere. Non sono uno che porta rancore, lui sì perché già prima del match in India non mi rivolgeva parola. Ormai quel che è successo lo sapete, a livello tennistico è un giocatore che non mi dà particolare fastidio perché ti lascia respirare. Ha rosicato e ho goduto il triplo. Se potessi rincontrarlo non avrei problemi e penso neanche lui, siamo professionisti”.
QUI L’INTERVISTA VIDEO COMPLETA A ROBERTO MARCORA
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