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DALL’INVIATO A LUGANO
Ventisette vittorie, zero sconfitte. Questo dato riassume fedelmente il 2019 di Clara Tauson, tennista danese che a 16 anni ha raggiunto il vertice del ranking ITF, laureandosi campionessa agli Australian Open junior. Al momento dell’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Sportface.it, la ragazza di Gentofte ha appena conquistato in quel di Lugano il pass per il primo main draw WTA della carriera, mantenendo dunque l’imbattibilità stagionale tra tornei junior e pro. Le uniche sconfitte dell’anno sono arrivate in Fed Cup per mano di Iga Swiatek e Natalia Vikhlyantseva. “Non ho ancora perso un match quest’anno, ho vinto cinque tornei consecutivi e non me lo aspettavo onestamente – commenta Tauson, reduce dal successo ai danni di Mrdeža nel turno decisivo delle qualificazioni -. Sono contenta di aver raggiunto il tabellone principale qui a Lugano. Questa settimana voglio divertirmi, lotterò in ogni incontro e spero di poter giocare un ottimo tennis per andare avanti il più possibile”.
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Clara attualmente si allena sotto la guida di Lars Christensen e del padre Søren Tauson. In famiglia l’aiuto arriva anche dallo zio Michael, che nel 1990 sfiorò la top 100 ATP: “Ho iniziato a giocare quando avevo sei anni. Mio zio ha giocato da professionista, questo sicuramente ha contribuito alla mia introduzione al tennis – racconta la scandinava che ancora oggi conserva un rapporto importante con lo zio -. Con lui ho un rapporto importante, lo chiamo dopo ogni match e analizziamo insieme le mia avversarie. A casa ci alleniamo spesso insieme e sono sicura che sia una figura importante per il mio gioco”.
In campo sorprende la facilità d’esecuzione del rovescio, colpo con il quale si spiana volentieri la strada per portare a casa i punti. Più altalenante il dritto, che nelle giornate negative costa qualche gratuito di troppo e risulta tenero in fase d’attacco. “Il rovescio sta andando molto bene questa settimana – analizza Clara, che poi del suo dritto dice – Al primo turno di qualificazione ho giocato bene il dritto, mentre oggi ho avuto difficoltà. In generale sono contenta di essere solida su entrambi i colpi, anche se sulla performance del mio dritto spesso incide quanto tempo ho dedicato al colpo prima del match e quanto sono in forma”.
All’età di tredici anni Tuason ha vinto i campionati assoluti danesi, battendo così il record di precocità, che fino a quel momento apparteneva a Caroline Wozniacki. Lo spettro della regina del tennis danese incombe su di lei da allora, Clara è consapevole della aspettative che ci sono su di lei, ma non per questo si sente condizionata: “Non sento pressioni in Danimarca, quando ho vinto il titolo assoluto danese avevo tredici anni e non frequentavo molto i tornei internazionali. So che tutti si aspettano che io possa raccogliere l’eredità di Wozniacki e diventare numero uno del mondo – prosegue -, io posso solo dire che amo giocare a tennis e spero un giorno di poter diventare come Caroline: una persona splendida e una grandissima tennista”.
Ad inizio stagione Tauson ha trovato la consacrazione junior con il successo nel primo slam dell’anno ed il raggiungimento della vetta del ranking ITF di categoria. “Quest’anno quando sono arrivata in Australia sapevo di poter giocare con le migliori e sentivo di poter giocare sempre al mio meglio – spiega la giocatrice che nel 2018 nonostante gli ottimi risultati aveva sempre mancato l’appuntamento slam –. L’anno scorso invece era la prima volta che mi affacciavo su questi palcoscenici e forse sentivo di non appartenere alla cerchia di quelle che potevano ambire al successo”.
Dopo essersi legittimata nel circuito under la giovane sedicenne si è spostata in Cina ed è riuscita ad imporsi in tre tornei, tra i trionfi spicca quello nel 60mila dollari di Shenzhen. “Non ho trovato molte differenze tra le manifestazioni juniores e quelle professionistiche – commenta Clara alla luce dei risultati ottenuti – magari adesso non posso più permettermi passaggi a vuoto che nei tornei Under 18 vengono perdonati. L’intensità è maggiore nel mondo dei pro e io sono contenta di sapere che sono in grado di poter giocare contro le migliori”.
“La mia programmazione si è leggermente complicata perché non mi aspettavo di poter vincere subito un torneo da 60mila dollari – dichiara Tauson parlando dei suoi prossimi appuntamenti – a livello junior giocherò il Roland Garros poi vedrò come gestire i tornei ITF, naturalmente eventuali wild card per tornei del circuito maggiore saranno ben accette”. In conclusione Clara svela di non avere un obiettivo ben preciso per il suo già soddisfacente 2019: “Spero di giocare rassegne WTA, ma non ho obiettivi particolari, magari vorrei chiudere l’anno nelle prime 200 però sono tranquilla perché già adesso ho disputato più partite di quelle mi aspettavo di poter giocare”.
L’INTERVISTA INTEGRALE (AUDIO)
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