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DALL’INVIATO A LUGANO
“Quest’anno per me è importante, però lo vivo tranquillamente alla fine posso solo guadagnare esperienza“. Poche parole per riassumere fedelmente la visione di Iga Swiatek, ragazza che nonostante la giovane età ed i continui progressi è ben consapevole di quanto sia lungo il cammino verso la cima, motivo per cui vuole godersi la scalata senza la smania di ottenere subito il grande risultato. “Il mio obiettivo è arrivare a vincere qualcosa d’importante nei prossimi cinque anni. Fino ad allora dovrò essere calma e paziente, ho diciassette anni e devo migliorare ogni aspetto del mio tennis per arrivare gradualmente a competere con le migliori del circuito”. Le parole della vincitrice dell’edizione 2018 di Wimbledon Junior che dopo il successo sull’erba britannica ha chiuso la stagione con i trionfi nei 60.000$ di Budapest e Montreux. Al momento dell’intervista rilasciata ai microfoni di Sportface la polacca è impegnata nel main draw del Samsung Open di Lugano e si trova a ridosso della top 100 WTA, alla posizione numero 115 per l’esattezza.
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Nel giro di trecentosessantacinque giorni sono più di cinquecento le posizioni scalate dalla natia di Varsavia che ad inizio stagione è volata a Melbourne per prendere parte agli Australian Open: “Sto migliorando, aver giocato il mio primo slam a livello professionistico ed essere riuscita a raggiungere il secondo turno credo sia già un grande passo avanti – commenta Iga, reduce dalla trasferta americana che l’ha vista al via nelle qualificazioni dei tornei Premier Mandatory di Indian Wells e Miami – Negli States non ho giocato il mio miglior tennis, però porto a casa l’esperienza del campo e anche quella extra campo. Tutti mi avevano descritto queste manifestazioni come due delle meglio organizzate al mondo, finalmente ho visto con i miei occhi il perché”.
Il tennis di Iga è ambizioso quanto lei. Da fondo martella indifferentemente con entrambi i fondamentali e appena si presenta una chance non disdegna le discese a rete. Proprio su quest’ultimo aspetto la polacca sente di poter crescere ulteriormente: “Al momento non penso di giocare abbastanza a rete, propongo un tennis aggressivo e potrei scendere di più, anche perché le mie percentuali sono buone. In futuro voglio creare un numero maggiore di situazioni per chiudere con la volée – dichiara Swiatek che poi prosegue nella descrizione del suo gioco – Principalmente gioco a fondo e spingo molto, non saprei dire però quale sia il mio fondamentale migliore. Di rovescio delle volte gioco molto bene, altre fatico, però so che dipende tutto dal lavoro che faccio con la mano sinistra quando chiudo il colpo”.
Iga affronta poi uno dei temi che a parer suo rendono considerevole il gap tra professioniste e giocatrici juniores, quello della gestione del calendario: “Credo sia fondamentale capire quando c’è bisogno di prendersi della pause e da junior questo non è sempre facile. L’anno scorso dopo il successo di Wimbledon volevo andare in vacanza però sull’onda dell’entusiasmo ho deciso di giocare altri due tornei. Non è stata una grande scelta, il mio risultato era stato accolto positivamente da tutti quindi al ritorno in Polonia ho avuto molti eventi extra campo che mi hanno tolto energie”. Dopo un breve periodo di riposo Iga è poi tornata in campo ed è stata brava nel gestire le pressioni esterne dimenticando in fretta il suo trionfo sull’erba londinese: “Non presto molta attenzione a quello che i media e gli haters hanno da dire, l’unica pressione che sento di avere è quella che io carico su me stessa. Inoltre sull’aspetto mentale sono seguita da uno psicologo che al momento mi sta aiutando molto – confessa Iga che sta tentando l’ascesa in un momento particolare per il tennis polacco che dopo l’addio di Agnieszka Radwańska è alla ricerca di un nuovo volto – Agnieszka si è ritirata da poco e adesso in Polonia iniziano ad esserci attenzioni anche per giocatori che prima erano meno seguiti. Nel tennis maschile sta crescendo Hurkacz mentre nel circuito WTA insieme a me al momento ci sono Linette e Frech”.
La carriera juniores di Swiatek si è conclusa con l’esperienza all’Olimpiade juniores di Buenos Aires: “Quello olimpico è un torneo diverso dagli altri perché condividi la settimana con atleti di tutte le discipline, era la prima volta che mi succedeva una cosa simile ed è stato bello. Poi un’ulteriore vanto per me è quello di esser stata selezionata come portabandiera del mio paese alla cerimonia d’apertura – prosegue Iga che proprio in Argentina si è tolta l’ultimo sfizio a livello under 18, vincendo l’oro in doppio – Sul piano tennistico purtroppo non ho raccolto il massimo. Sono stata male a metà settimana, in singolare sono uscita presto e mi sono ritirata dal doppio misto. Questa scelta però ha ripagato dato che mi ha permesso di avere le energie per trionfare nel doppio femminile insieme a Kaja Juvan”. Swiatek conclude la chiacchierata ai nostri microfoni.
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