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Gli Internazionali BNL d’Italia 2023 entrano nel vivo con le semifinali del torneo femminile, due sfide sostanzialmente equilibrate che infiammeranno il Campo Centrale capitolino. Sulla terra rossa di Roma, le quattro semifinaliste giocheranno per un sogno comune, sebbene due di queste, Jelena Ostapenko ed Elena Rybakina, abbiano assaporato la conquista di un evento Slam e siano quindi abituate a palcoscenici simili. La lettone e la kazaka si affronteranno per un posto in finale, mentre d’altra parte è pronta una poltrona per una tra Veronika Kudermetova e Anhelina Kalinina: direzione ultimo atto degli IBI. La russa e l’ucraina, dal canto loro, sono due outsider e hanno sorpreso performando diligentemente sulla terra battuta, meritando però ogni singolo step raggiunto.
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PRIMA SEMIFINALE: KUDERMETOVA-KALININA
Per quanto concerne la prima semifinale di scena sul Centrale, ossia Kudermetova-Kalinina, essa si svolgerà non prima delle ore 15.30 italiane di venerdì 19 maggio. La russa, eccellente doppista oltre che ottima singolarista, ha sconfitto in serie Nuria Parrizas-Diaz, Anastasija Potapova, Marie Bouzkova e Qinwen Zheng; l’ucraina, invece, maggiore sorpresa al penultimo capitolo degli Internazionali, è riuscita ad avere la meglio su Anna Blinkova, Sofia Kenin, Madison Keys e Beatriz Haddad Maia. Percorso notevole per entrambe le atlete, sebbene, per competitività e continuità specifiche delle avversarie, il tragitto di Kudermetova sia stato obiettivamente più impegnativo; c’è un motivo però: Kenin, poco prima di cedere in due set a Kalinina, aveva eliminato clamorosamente Aryna Sabalenka…quindi era discretamente in forma.
Dopo un’incredibile maratona contro la brasiliana Haddad Maia, dal tennis mancino poderoso, la combattiva Kalinina non parte esattamente con i favori del pronostico contro la più quotata Kudermetova; il tennis equilibrato dell’ucraina, però, abile nel pensare “punto per punto” e concreta nei momenti cruciali dei propri match, può assolutamente insidiare l’avversaria. La russa, invece, possiede un tennis brillante, ricco di soluzioni, potente, seppur più facilmente praticabile sulle superfici rapide.
Il colpo naturale di Kudermetova è il rovescio e non disdegna affatto il gioco di volo, così come genericamente i colpi puramente “di tocco”; la diagonale del dritto, però, può essere ostica da gestire qualora Kalinina, come probabile che sia, provasse a renderle “scomoda” la gestione di punti importanti sul lato meno d’impatto. Per riassumere, basti considerare la russa favorita per l’approdo in finale per via di una vastità di soluzioni di un certo livello, non sottovalutando però una Kalinina difficile da domare in lotta.
SECONDA SEMIFINALE: OSTAPENKO-RYBAKINA
Passando alla seconda semifinale, di scena non prima delle ore 19.00, ossia Ostapenko-Rybakina…semplicemente ci si aspettano fuori d’artificio. Le due straordinarie giocatrici sono abbastanza diverse per stile di gioco e atteggiamento in campo, quasi antitetiche; se infatti la lettone non è nuova a esternazioni vibranti e colpi altrettanto martellanti da ogni dove, la kazaka è solita palesare una gamma d’emozioni che va dallo zen allo zen, con alcuni momenti zen, preferendo un tennis tatticamente più incline a restar graniticamente appeso alle certezze della sua interprete. Ostapenko ha sconfitto Sorana Cirstea, Barbora Krejcikova, Daria Kasatkina e Paula Badosa sin qui; Rybakina, invece, ha eliminato cronologicamente Jasmine Paolini, Anna Kalinskaya, Marketa Vondrousova e Iga Swiatek (ritiratasi al terzo set, sul 2-2).
I colpi piatti sono il punto in comune delle due tenniste, che amano “pulire” la pallina con potenza; Rybakina è certamente più costante al servizio, con la prima in campo che rappresenta sicuramente un fattore e dei colpi da fondo solidi e spessissimo giocati con traiettoria incrociata. Ostapenko, dalla battuta ballerina, predilige la ricerca costante e provvidenziale del vincente da qualsiasi parte del campo per dar benzina al suo tennis “high risk”. Difficile definire una favorita, ma, a rigor di logica e per costanza di rendimento, Rybakina è senza dubbio la giocatrice più attesa; Ostapenko, dal canto suo, ama sorprendere. Caratteri differenti, giocatrici fenomenali e una finale in paio: Roma è pronta ad accogliere il talento di queste due splendide giocatrici.
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