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Il numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic, ha esordito quest’oggi agli Internazionali d’Italia 2020 contro Salvatore Caruso nel match valevole per il secondo turno del Masters 1000 italiano. Il serbo, al termine dell’incontro, ha raccontato le sue sensazioni dopo la squalifica rimediata agli Us Open: “Sono felice sia se vinco che se perdo una partita di tennis. Mentalmente ho avuto un momento di alti e bassi dopo quello che è successo agli US Open. Sulla terra ho avuto qualche giorno di ottima preparazione prima di questo match. Avevo bisogno di giocare per cancellare quello che era successo a New York. Mi sono sentito bene in campo, contro Caruso è stato un ottimo test per me. Ho servito bene e ho controllato bene l’incontro. – ha proseguito Nole – Non mi considero imbattuto. So che non ho finito l’incontro agli US Open, ma ufficialmente è la prima sconfitta dell’anno, ma non mi preoccupa. L’importante ora è cercare di mantenere un buon tennis con il cambio di superficie”.
Djokovic, poi, ha spiegato di aver avuto un incontro con il presidente dell’Atp, Andrea Gaudenzi: “Ho parlato con Gaudenzi l’altro giorno quando c’è stato un incontro. Abbiamo avuto una conversazione molto trasparente, lo rispetto molto. Come ho detto, la nostra organizzazione dei giocatori non è stata fatta per combattere l’ATP, anche se molti l’hanno vista in questo modo. Non vogliamo separare nessuno dall’ATP e non vogliamo boicottare nessuno, vogliamo lavorare insieme. Non vogliamo che la nostra sia solo un’organizzazione per i tennisti uomini, vogliamo tutelare anche le giocatrici. Ho visto anche Nadal, ma ci siamo solamente salutati e non abbiamo parlato di questioni politiche, per parlare di quello ci sarà tempo. La sconfitta con Cecchinato? Sono passati due anni, tante cose sono cambiate. Se dovesse vincere sarebbe un buon test per me sulla terra. E’ un avversario difficile, soprattutto su questa superficie”.
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