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Iga Swiatek non si ferma più. La numero uno del mondo conquista la seconda finale consecutiva agli Internazionali d’Italia. Decisivo il successo in semifinale contro la biellorussa Aryna Sabalenka, uscita sconfitta con lo score di 6-2 6-1 in un’ora e diciannove minuti di gioco. Per la polacca ci sarà una tra la tunisina Jabeur o la russa Kasatkina all’ultimo atto. Clamorosa la striscia di Swiatek, che quest’oggi si è assicurata la ventisettesima vittoria consecutiva.
Non perde addirittura da metà febbraio e si è presentata nella Capitale dopo quattro tornei vinti consecutivamente. Domani andrà alla caccia del suo quinto sigillo 1000 in carriera. Troppo poca la resistenza offerta da Aryna Sabalenka, apparsa anche in non perfette condizioni fisiche. In generale, però, ha dimostrato ancora una volta di soffrire terribilmente la solidità della polacca. La biellorussa in alcune situazioni ha provato a variare il suo spartito ma contro questa Swiatek tutto è certamente più difficile. Di seguito il recap della sfida.
IL MATCH – Nei primi tre giochi arrivano altrettanti break. Ad uscirne vincitrice è la numero uno del mondo, che ne approfitta per salire 2-1 e servizio. La biellorussa cerca di fare qualcosa di diverso ma è molto dura contro una giocatrice come Swiatek, che nel frattempo da fondocampo inizia ad inserire il pilota automatico. Sabalenka ci prova ma crolla nel settimo game, in cui cede la battuta addirittura a zero per il 5-2 pesante in favore della polacca. Per quest’ultima è una formalità chiudere sul 6-2. Per la nativa di Minsk le cose peggiorano durante il secondo set.
Il posizionamento troppo lontano dalla riga di fondo certamente non aiuta, con la numero uno che banchetta e si porta avanti sul 3-0 pesante grazie ai break ottenuti in apertura e nel terzo game. La biellorussa inizia a palesare anche qualche difficoltà dal punto di vista fisico e chiede un medical-time out per un problema alla schiena sotto 4-1. Swiatek deve annullare una palla break al rientro in campo ma effettivamente la sua avversaria non sta bene. Prova con generosità a lottare ma appena lo scambio si allunga inevitabilmente arriva l’errore. La conseguenza è il 6-1 finale con cui la polacca archivia la pratica.
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