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“Nei giorni scorsi l’Atp ci ha chiesto la disponibilità, a ore dovrebbe ufficializzare il calendario: gli Internazionali d’Italia dovrebbero andare al 21 settembre”. Questo l’annuncio del presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi con il torneo romano che dovrebbe precedere il Roland Garros che dovrebbe cominciare dalla settimana prossima. Il circuito, attualmente interrotto per la pandemia, dovrebbe riprendere a metà agosto dagli Usa con Washington, Cincinnati e gli Us Open per poi spostarsi in Europa per la stagione sulla terra battuta. “Con quanto pubblico lo vedremo grazie al dialogo che da domani avremo su questo tema con le istituzioni governative”, ha proseguito Binaghi all’Ansa.
“La tempistica – spiega Binaghi – è quella che il nostro partner Sport e Salute aveva auspicato, poi abbiamo preso una decisione in piena condivisione col ministro Spadafora. Che ora dovrà dirci , dopo essersi confrontato col Comitato tecnico-scientifico ,quanto pubblico ci potrà essere. L’obiettivo? Premesso che gli Internazionali sono in sold out permanente, che si verifica addirittura in anticipo, e che quest’anno potrebbe essere quello buono perchè un italiano torni a vincerli, e’ evidente che nell’interesse del movimento l’obiettivo è che ci concedano il più possibile. La manifestazione viene trasmessa in oltre 200 paesi, può essere una vetrina per far vedere che il Paese si e’ risollevato da questa tragedia del coronavirus e vuole ripartire più forte di prima. Piuttosto – spiega – dovranno essere riorganizzate le misure di sicurezza in questa edizione particolare: ad esempio è possibile che tutti posti di tutti i campi siano numerati. E che, di concerto con l’Atp, ci si possa alzare e sedersi anche durante i game, per evitare assembramenti durante le pause dei cambi campo. Esclusi contatti tra pubblico e giocatori, poi percorsi dedicati e più punti di entrata. Oltre alle misure ormai consuete: mascherina obbligatoria e gel per tutti. Queste cose si aggiungono a quelle che dispone l’Atp per garantire la salute dei giocatori e degli operatori al loro sostegno. Noi siamo catalogati tra gli sport più sicuri, dobbiamo fare un piano intelligente e innovativo per fare in modo che questa sicurezza valga anche per il pubblico”.
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