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Johanna Konta vince la maratona contro Kiki Bertens dopo due ore e cinquantuno minuti di gioco (5-7, 7-5, 6-2) nella prima semifinale degli Internazionali d’Italia 2019. La tennista olandese, numero quattro del mondo, interrompe la striscia di vittorie consecutive su terra (la più vincente tra le giocatrici iscritte al torneo romano su questa superficie, ndr) contro una strepitosa Johanna Konta al miglior risultato in carriera a Roma.
LA CRONACA – Partita che parte subito su buoni livelli d’intensità nonostante una leggera pioggia avesse disturbato le fasi di riscaldamento delle giocatrici. Bertens si porta immediatamente a break-point sul servizio della Konta, ma la britannica riesce ad annullare la chance a disposizione della propria avversaria con due ottime prime a traiettoria esterna.
Scampato il primo pericolo, Konta nulla può nel contenere l’olandese nel turno di servizio successivo. Bertens trova il break a trenta, ma spreca il vantaggio acquisito regalando il game successivo con errori gratuiti a pioggia (3-2).
La britannica completa il riaggancio sul proprio turno di battuta, portandosi sul tre pari. La qualità della partita si alza in maniera vertiginosa, e la Konta sale in cattedra mostrando un gioco aggressivo e vario, anche lontano dai propri standard abituali. Al momento di servire per il match, la numero 42 del mondo però inizia a tremare e cede a zero in battuta.
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La Bertens una volta tornata in vita non spreca l’occasione e chiude il primo set dopo 61 minuti di gioco, strappando nuovamente il servizio alla propria avversaria (7-5).
SECONDO E TERZO SET – Nel secondo set entrambe le giocatrici continuano a mostrare evidenti problemi al servizio. Arrivano break e contro-break immediato, prima che Bertens mantenga il proprio turno di battuta ai vantaggi nel terzo game (2-1).
Si procede sul sottile filo dell’equlibrio sino allo strappo innestato dalla Konta nell’undicesimo gioco, che vale la possibilità di servire per il tie-break. La britannica non trema e costringe Bertens al terzo set.
Nel parziale decisivo parte meglio la numero 42 del mondo che sale immediatamente a nuovo break (1-3). È la svolta: Kiki perde le consuete certezze da fondo campo e si arrende ad un passo dall’ennesima finale su terra, nonostante riesca a da annullare ben tre set point consecutivi.
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