Splendida giornata di tennis agli Internazionali BNL d’Italia 2021. Vittorie pronosticabili ma anche diverse sorprese hanno contraddistinto i sedicesimi di finale della 78esima edizione del Masters 1000 capitolino.
Si è partiti subito con la “conferma” per eccellenza nel femminile: Ashleigh Barty, che ha inaugurato con un convincente 6-4 6-1 sulla kazaka Yaroslava Shvedova il suo percorso al Foro Italico. Nonostante una partenza complicata, la partita non è stata mai in discussione, troppa la differenza in campo fra le due giocatrici. La numero 1 del mondo col suo tennis vario continua ad essere una giocatrice davvero complicata da battere. Poco ha potuto la nativa di Mosca, che il suo torneo lo aveva già vinto ieri battendo con un’epica rimonta la “nostra” Martina Trevisan.
Questo avvio sul velluto proietta per la seconda volta in carriera la 25enne di Ipswick agli ottavi della rassegna romana (prima nel 2019, quando fu sconfitta da Kristina Mladenovic) ed ora sfiderà la russa Veronika Kudermetova. Quest’ultima ha replicato la splendida performance offerta ieri con Elise Mertens ed ha superato con un doppio 6-4 la francese Caroline Garcia, in tabellone con una wild card.
In tema di “successi auspicabili” rientra ovviamente l’affermazione di Karolina Pliskova, nona testa di serie e finalista in carica, che ha sconfitto con un netto 6-3 6-2 la lettone Anastasija Sevastova. La ceca sta vivendo una stagione davvero complicata ma a Roma si trova molto bene e quest’ottimo avvio (anche lei BYE al primo turno in seguito al forfait di Andreescu) ne è una prova inconfutabile. I suoi colpi estremamente piatti e potenti hanno spesso costretto l’ex top 11 del ranking a giocare distante dalla riga di fondo.
In questa situazione di gioco la 31enne di Liupaja è risultata totalmente inoffensiva e il punteggio finale è stato una diretta conseguenza. Ora in ottavi l’ex numero 1 del mondo si troverà di fronte un’ispirata Vera Zvonareva. La russa, dopo aver superato le qualificazioni ed aver battuto in modo perentorio al primo turno Christina McHale, ha compiuto una delle più grandi sorprese di giornata: ha infatti battuto dopo circa due ore e mezza di durissima battaglia Petra Kvitova, undicesima testa di serie del tabellone, con il punteggio di 6-4 3-6 6-4.
Tra le altre sorprese giornaliere bisogna menzionare le uscite di scena di Naomi Osaka, Maria Sakkari e per ultima quella di Serena Williams. La quattro volte vincitrice Slam, seconda testa di serie del Masters 1000 romano, ancora una volta ha dimostrato tutte le proprie difficoltà sulla terra ed è crollata contro la brillantezza della statunitense Jessica Pegula, che l’ha sconfitta per 7-6 6-2. Discorso molto simile per la 25enne di Atene, che in un match contraddistinto da evidenti “down” e insufficienti “up” ha ceduto alla giovanissima stella del tennis statunitense Coco Gauff, vincente con il punteggio di 6-1 1-6 6-1. La Williams, invece, è stata superata in due set ultraequilibrati dall’argentina Nadia Podoroska, semifinalista al Roland Garros 2020.
L’avversaria di Pegula in ottavi sarà la russa Ekaterina Alexandrova, che ha usufruito del ritiro della finalista degli Australian Open 2021, ossia Jennifer Brady. Gauff, invece, sfiderà in un incontro che si prospetta a dir poco scoppiettante, la giocatrice più in forma del momento Aryna Sabalenka. La bielorussa, settima testa di serie, dopo lo splendido successo a Madrid, all’esordio ha domato senza eccessivi problemi (7-5 6-2) la spagnola Sara Sorribes Tormo, reduce dall’infinita battaglia con Camila Giorgi. Infine la Podoroska affronterà la croata Petra Martic. La neo-allieva di Francesca Schiavone ha infatti superato con relativa tranquillità (7-5 6-3) la LL francese Kristina Mladenovic.
Nel femminile bisogna inoltre segnalare le tortuose vittorie di Garbine Muguruza ed Elina Svitolina, che si affronteranno in un eccitante ottavo di finale. La testa di serie numero 12, dopo un primo set da incubo, ha vinto in rimonta (2-6 6-0 7-5) contro la statunitense Bernarda Pera. Anche la numero 5 del ranking, due volte vincitrice al Foro, ha superato in rimonta (2-6 6-3 6-4) una tennista statunitense: l’ex semifinalista al Roland Garros Amanda Anisimova.
Infine nel primo pomeriggio sono scese in campo le due finaliste dell’ultimo Open di Francia: la polacca Iga Swiatek, che ha sfidato la statunitense Madison Keys, e Sofia Kenin, in campo all’esordio contro la ceca Barbara Krejcikova. Esiti opposti: la vincitrice dell’ultimo Roland Garros ha avuto la meglio in due parziali decisamente agli antipodi (7-5 6-1) sulla 26enne di Rock Island mentre la Kenin, testa di serie numero 4, conferma il trend negativo di questo 2021 ed ha difatti ceduto per 6-1 6-4 alla tennista di Brno. Sarà quest’ultima a sfidare la penultima vincitrice Slam; sfuma perciò quello che sarebbe stato un affascinante ottavo fra le due finaliste della precedente rassegna parigina. Dominio sino al 6-1, 3-3 di Simona Halep ai danni di Angelique Kerber, ma grave infortunio e cocente delusione per la tennista romena; eliminazione e a rischio per quanto riguarda il Roland Garros.
Come spesso accade nel femminile ci sono state tante sorprese. E nel maschile? Sicuramente meno scossoni ma qualche esito inaspettato si è verificato.
Su tutti il perfetto trionfo di Aslan Karatsev nel derby russo con il numero 3 del mondo Daniil Medvedev. È vero, una vittoria del 27enne di Vladikavkaz contro un top player, specie se quest’ultimo non è sul suo territorio preferito, non dovrebbe più stupire ma succede per le proporzioni di quanto avvenuto oggi sul Grand Stand. Karatsev per larghi tratti della sfida ha fatto sembrare il numero 3 del mondo, nonché recente numero 2 (il primo a diventarlo dopo il domino dei Big Four per quasi 15 anni), un “giocatore qualsiasi e il 6-2 6-4 sta lì a dimostrarlo.
La pesantezza dei colpi del semifinalista degli Australian Open, abbinata a quella capacità di anticipo eccezionale, ha completamente abbattuto le certezze di Medvedev da fondocampo. Quest’ennesima performance sublime nel 2021, di cui è sempre più la rivelazione, gli permette di approdare in ottavi, dove affronterà da favorito il big server americano Reilly Opelka.
In egual modo rispetto all’affermazione di Karatsev, sorprendono le misure del successo dell’argentino Federico Delbonis sul belga David Goffin, dodicesima testa di serie del tabellone. Il 6-2 6-1 finale narra di una partita a senso unico, in cui l’ex finalista delle Finals, non al top fisicamente, ha subito costantemente l’iniziativa del suo avversario. Quest’ultimo approda così per la prima volta in ottavi al Foro e si troverà di fronte il canadese Felix Auger-Aliassime, che ieri ha battuto nettamente un altro argentino: Diego Schwartzman.
La giornata odierna, in campo maschile, però ha visto anche tanti “big” portarsi avanti. Tra di loro c’è chi ha però dovuto sudare le famose “sette camicie”.
È il caso di Dominic Thiem. La testa di serie numero 4 per un set e mezzo ha subito la solidità e la precisione dei colpi dell’ungherese Marton Fucsovics ma da gran campione è rimasto attaccato alla partita e nonostante le tante difficoltà è riuscito a ribaltarla. Il 3-6 7-6 6-0 finale dimostra quanto siano stati duri i primi due parziali per il vincitore degli Us Open 2020 e quanto sia stato vicino ad una prematura uscita di scena.
Questo esordio difficile ma vincente lo proietta a quella che, specie per noi italiani, è un’intrigante sfida con Lorenzo Sonego (uno dei due azzurri approdati in ottavi). Il 26enne torinese al secondo turno ha difatti fatto suo il derby con la wild card Gianluca Mager per 6-4 6-4. Il numero 33 è stato bravo a far fronte alla stanchezza dovuta al “terribile” esordio con Monfils; l’azzurro ha fatto prevalere la maggior esperienza a questi livelli.
Un altro big che di certo non ha passeggiato nel suo esordio è Andrey Rublev. Anche il finalista di Montecarlo, nonché settima testa di serie degli Internazionali, ha superato difatti in battaglia i sedicesimi di finale. Il suo ostacolo al secondo turno era il tedesco Jan Lennard Struff, che ha disputato un ottimo primo set ed anch’egli ha creato i presupposti per la super sorpresa. Il top 10 russo, tuttavia, è rimasto lucido, ha dominato il secondo set (6-1) ed ha controllato le operazioni in un terzo parziale comunque equilibrato, conclusosi con il punteggio di 6 giochi a 4.
Ora in ottavi Rublev sfiderà lo spagnolo Roberto Bautista-Agut, che ha ottenuto un’affermazione tutt’altro che banale con il cileno Cristian Garin, la scorsa settimana approdato in quarti a Madrid. Affermazioni convincenti anche di Matteo Berrettini e Rafael Nadal, rispettivamente superiori a John Millman (6-4, 6-2) e Jannik Sinner (7-5, 6-4). Particolare rammarico per l’altoatesino, per tre volte avanti di un break sull’iberico e in altrettante occasioni beffato dall’avversario.