Manca sempre meno alla settantacinquesima edizione degli Internazionali BNL d’Italia in scena al Foro Italico, solamente una settimana all’ufficializzazione dell’entry list del Masters 1000 di Roma 2018. Assieme al forfait annunciato di Roger Federer, che per il secondo anno consecutivo ha deciso di preservarsi per l’erba saltando tutta la stagione sul rosso, nel torneo maschile c’è un’altra ‘grana’ da risolvere per gli organizzatori riguardante le wild card. Sarà solamente Fabio Fognini ad accedere direttamente al tabellone principale: con la sconfitta al primo turno del Challenger di San Luis Potosi, Paolo Lorenzi – al rientro dall’infortunio al piede dopo circa due mesi di stop – non rientrerà nel cut-off del torneo restando al 57° posto delle classifiche mondiali. Appare dunque al limite un suo ingresso nel main draw: nel 2017, nonostante una miriade di forfait, l’ultimo ad entrare fu il numero 54 della lista Jiri Vesely.
Ne consegue dunque una wild card quasi certa per il numero 2 d’Italia: 36 anni e una voglia di spingersi oltre i propri limiti infinita con un best ranking a ridosso dei primi trenta al mondo. Al Foro Italico, dove sfiorò addirittura l’impresa contro Nadal nel 2011, sembra quasi impossibile dirgli di no. Per gli altri inviti, invece, si prospetta una scelta durissima.
Sono quattro in totale le wild card concesse ma si è ancora in attesa di conoscere il numero di tennisti che sfideranno i big del circuito passando dalle Pre-qualificazioni. Una situazione ancor di più ingarbugliata poiché sono diversi gli azzurri che per classifica o per risultati meriterebbero un riconoscimento. Innanzitutto c’è un ritrovato Andreas Seppi, che ha aperto la sua stagione con gli ottavi a Melbourne prima di fermarsi per le solite infiltrazioni all’anca: anche per l’altoatesino vale lo stesso ragionamento fatto per Lorenzi.
E poi? Escludendo un minimo di una wild card concessa alle Pre-quali, resterebbe un solo invito a disposizione degli organizzatori. In ‘pole position’, in ordine di ranking attuale, ci sono Marco Cecchinato, Thomas Fabbiano, Matteo Berrettini, Stefano Travaglia oltre ad un Simone Bolelli in ripresa: ampia ma difficilissima la scelta per una decisione che inevitabilmente scontenterebbe gli esclusi. Dovendo fare un nome, probabilmente è Berrettini il maggiore indiziato: classe 1996, in grande ascesa e fresco di prima convocazione in Davis. Tutti comunque, prendendo come riferimento ancora una volta l’ultima edizione, dovrebbero rientrare con la classifica del momento nelle qualificazioni: ma su chi verrà scaricato ‘l’onere’ di rischiare il posto in tabellone partendo dal torneo cadetto? Molto dipenderà dunque dall’improbabile ma possibile ingresso di Paolo Lorenzi che libererebbe una wild card, al momento però la situazione appare davvero cervellotica.
LA SITUAZIONE NEL TORNEO FEMMINILE – Fognini unico italiano direttamente ammesso, dicevamo, e vale anche per il Wta. Escludendo Camila Giorgi per i noti contrasti con la Federazione, tra le donne la situazione wild card sembra più chiara: sono due gli inviti per il main draw (mentre un terzo arriverà dal torneo delle Pre-qualificazioni) e uno di questi non può non andare a Roberta Vinci, attesa al Foro Italico per congedarsi dal circuito maggiore. Per l’altro sarà invece probabilmente corsa a due tra Sara Errani e Francesca Schiavone: la romagnola, al momento, pare nettamente favorita sulla trentasettenne milanese.