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Uno stadio ancora mezzo vuoto, spettatori quasi sorpresi ed una celebrazione fredda, e non solo per il tempo inclemente del Foro Italico. Così Adriano Panatta, re degli Internazionali d’Italia e del Roland Garros nel 1976, è stato accolto dal Centrale insieme ai compagni dello storico trionfo dell’Italia nella Coppa Davis di quaranta anni fa, Tonino Zugarelli, Paolo Bertolucci e Corrado Barazzutti. Così, pochi minuti prima della finale tra Djokovic e Murray, è andata in scena una celebrazione organizzata all’ultimo momento dalla Federtennis con la pressione del Coni di Giovanni Malagò, ma poco pubblicizzata.
A presentare la cerimonia Massimo Caputi, alla presenza anche di Angelo Binaghi, presidente della FIT, e Lea Pericoli. Gli sparuti spalti si sono via via riempiti in attesa della finale tra Murray e Djokovic e gli applausi scrosciante per il vincente quartetto sono diventati sempre più rumorosi. Durante la cerimonia, nella quale Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli sono stati premiati con una targa, sono state anche trasmesse alcune delle immagini di quella storica vittoria a Santiago del Cile, assieme ad altre immagini speciali dedicate alla doppietta Roma – Roland Garros che Panatta conquistò quello stesso anno.
Quella storica annata, oltre a Panatta vincitore dei due importanti tornei su terra rossa, si ricorda per l’unica Coppa Davis vinta dall’Italia. Tutto cominciò contro la Polonia, battuta 5-0, alla quale fece seguito la vittoria con lo stesso punteggio contro la Jugoslavia. Anche la Svezia restò poi a secco di punti e solo la Gran Bretagna fu in grado di toglierci un punto nella finale continentale. Fu il momento della semifinale mondiale, in casa, contro l’Australia, ma nemmeno i fortissimi Newcombe/Roche nulla poterono, prima del trionfo in Cile in finale.