Paolo Lorenzi è carico in vista degli Internazionali BNL d’Italia 2016. Il tennista romano ha rivelato ai microfoni di Sportface.it in un’intervista esclusiva di sentirsi meglio dopo il problemino al polpaccio delle scorse settimane e di essere pronto per l’esordio al Foro Italico. “Paolino” ammette che il torneo di casa ha un sapore speciale, commenta il ritorno di Rafael Nadal ad alti livelli e spende un paio di battute anche sulla stagione su erba, dove spera di poter fare bene come ha fatto intravedere in passato.
Paolo intanto come stai?
Sto meglio, ho avuto un problemino al solito polpaccio però adesso mi sto curando con il dottor Parra. Sono rimasto tre-quattro giorni a Montecatini a curarmi e adesso qua: miglioro di giorno in giorno.
La prima domanda che ti faccio è su questa stagione europea sul rosso, perché non l’avevi praticamente mai fatta per motivi di allergie e invece mi pare che tu abbia giocato quasi sempre abbastanza bene.
Sì, sono migliorato (ride, ndr). Diciamo che con il ranking che avevo ormai non aveva più senso andare dall’altra parte del mondo, quindi fortunatamente sono stato costretto a giocare tornei qua e mi sono trovato bene. I tornei comunque sono bellissimi: Montecarlo, Estoril dove già ero stato, anche Bucarest. E poi abbiamo Roma. L’unico che mi rimane è Madrid, che dopo sette volte che mi sono iscritto non sono mai riuscito ad andare a giocarci.
Poi tra l’altro con quelle condizioni potresti anche far bene teoricamente.
Tutti mi dicono: “Vai a Madrid che in altura si gioca bene” e ogni anno non riesco ad andare. Però va bene così.
Comunque nel complesso vedendo tutta la tua stagione mi sembra ci siano delle migliorie importanti e questo poi è sempre un esempio anche che dai agli altri, cioè che andando avanti con gli anni c’è sempre qualcosa da aggiungere al proprio tennis. Anche a livello di vincenti mi sembra che sei riuscito quest’anno a chiudere i punti un po’ prima. Perlomeno questa è stata l’impressione da fuori.
No è vero. Diciamo che con l’età devo iniziare a correre un po’ meno (ride, ndr) e quindi devo imparare a fare qualche vincente in più. Però io me lo dico da tanti anni: la mia ricerca è quella di fare più punti, perché quello alla fine è sempre stato il mio problema. Che sia col servizio, col dritto, andando a rete, comunque devo cercare di essere un po’ più incisivo e diciamo che a forza di farlo sono migliorato.
E anche col rovescio ci sono più vincenti.
Sì col rovescio adesso cerco di giocare un po’ più vicino, perché prima perdevo più campo. Comunque l’obiettivo è sempre stato quello di avvicinarsi alla rete. Magari vedendomi non sembra (ride, ndr), però l’idea è quella.
Un po’ di amarcord facciamolo. Tu qui hai quasi sempre giocato grandi partite. Tutti ricordano quella con Nadal, però ci sono anche quelle con Montanes, Andujar, Bellucci. È l’aria, sono i campi?
Sono stati gli ultimi anni dove devo migliorarmi un po’, però tornare a Roma è fantastico. Da piccino i miei genitori mi portavano sempre e adesso ho la fortuna di giocare quel torneo che vedevo da bambino e… cerco di godermelo tanto. Insomma, mi fa piacere arrivare prima, mi fa piacere stare a Roma. È un bell’ambiente: per noi che viaggiamo tutto l’anno alla fine questo, a parte la Coppa Davis, è l’unico punto di riferimento che abbiamo in Italia.
Con questo pubblico poi…
Il pubblico è fantastico. È un pubblico da Davis, perché comunque invece di criticarti ti appoggia sempre. È bello, è davvero splendido giocare qua.
Scendendo un po’ nel tecnico, ti sei già allenato? Perché alcuni han detto che rispetto all’anno scorso non hanno rifatto alcuni campi e quindi sono rimasti abbastanza rapidi.
Io ho giocato solo sul centrale e devo dire che è piuttosto rapido. Probabilmente ancora più veloce dell’anno scorso. Sicuramente anzi. Ho giocato solo lì, quindi non so ancora gli altri campi. Ma quello del centrale posso dire che è bello veloce.
Facendo un po’ un discorso generico extra Lorenzi sul torneo e sul momento dei top player, che avrai comunque visto in queste settimane a Montecarlo ecc… Nadal, non so se hai avuto modo di vederlo. Quando ci hai giocato tu stava salendo ma ancora non era quello di adesso. Secondo te è tornato a potersela giocare con Djokovic?
Io ho visto il Nadal dei primi turni a Montecarlo e ancora faceva fatica. Non ho visto la finale e non sono riuscito a vedere l’ultimo Nadal, quello che ha vinto a Barcellona e che sta vincendo ora. Probabilmente gli mancava un po’ di fiducia. Ritengo che se Djokovic sta bene forse ha qualcosina in più, però bisogna vedere, perché se con la fiducia rinizia a giocare a come qualche anno fa, può dire la sua.
Poi ovviamente ci sarà anche la stagione sull’erba. Io continuo a dire che secondo me tu ci puoi giocar bene…
Apprezzo (ride, ndr)
No però qualche partita buona l’hai giocata. Magari non tanto Wimbledon quanto in altri tornei.
Devo dire che qualche partita buona l’ho fatta. I cinque set con Mahut, anche la partita con Wawrinka a Hertogenbosch, dove ho giocato bene e ho battuto de Bakker. Vediamo, ora quest’anno provo a fare 3 settimane sull’erba, quindi cominciano a essere abbastanza: farò Halle, farò Nottingham e vediamo se magari a Wimbledon riesco a superare un turno fra singolo e doppio (ride, ndr).
Comunque programmazione come sempre molto ben più studiata, anche se cambiata rispetto agli anni scorsi. Adesso non so bene i punti in scadenza per il discorso del best ranking… Com’è la situazione? Che poi penso sia una cosa cui ci tieni particolarmente…
Ci tengo però è difficile, perché difendo una vittoria in un Challenger la prossima settimana e vediamo… comunque siamo lì. Alla fine quando sei intorno ai 50 devi fare risultati nei tornei più grossi. Vediamo cosa faccio qua, a Parigi e a Wimbledon, dove non ho vinto partite l’anno scorso. Vediamo se riesco a fare qualcosa di meglio.
Torniamo al torneo per l’ultima domanda. Ti stai riprendendo da questo discorso del polpaccio, ti vedremo quindi al 100% qui sui campi del Foro, carico come sempre?
Sì sì, sicuramente. Ho ancora altri giorni per prepararmi e sarò pronto al 100% spero.