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Sul campo centrale degli Internazionali BNL d’Italia, Andy Murray batte Lucas Pouille col punteggio di 6-2 6-1 in meno di un’ora di gioco e vola in finale. Lo scozzese ora aspetta il vincitore tra Novak Djokovic e Kei Nishikori per conoscere lo sfidante nell’atto finale del torneo capitolino. Nella sfida sicuramente più inattesa alla vigilia, non c’era nessun precedente tra il tennista di Dunblane e il lucky loser francese. I due hanno aperto le danze in una giornata tormentata dalla pioggia alle ore 14:30 dopo diversi spostamenti d’orario. Lo scozzese, arrivato in gran spolvero a Roma, da lunedì sarà di nuovo numero due mondiale. Gran cavalcata di Murray che non ha concesso neanche un set nell’arco di tutta la manifestazione. Del tutto diverso il cammino di Lucas Pouille, uscito con Kukushkin nel secondo turno delle quali e ripescato da lucky loser grazie al forfait di Tsonga. Il giovane francese (classe 1994) ha battuto in rimonta Ernests Gulbis e poi dominato David Ferrer, prima di giungere a quello che sinora è il suo miglior risultato in carriera in un torneo di questa portata. A prescindere dal risultato odierno per Pouille tra pochi giorni ci sarà la soddisfazione di entrare al Roland Garros da testa di serie, grazie al balzo di oltre venti posizioni nel ranking mondiale che lo porterà da lunedì a ridosso della top 30.
Nel primo set si segue l’andamento dei servizi fino al quarto game, quando Pouille da 40-0 si fa recuperare e ai vantaggi Murray si mostra concreto convertendo la prima palla break del match nel punto che lo manda a servire sul 3-1. Il ventiduenne cerca in tutti i modi di togliere il ritmo allo scozzese, variando il più possibile e mostrando tutto il suo talento, lui che quest’anno ha raggiunto la prima finale ATP proprio sulla terra del 250 di Bucharest. Arriva poi un’interruzione per pioggia, alla ripresa Pouille è bravo ad annullare due palle break che regalerebbero il set a Murray, ma il tentativo di cercare sempre la soluzione vincente porta spesso all’errore e la difesa del quasi-ventinovenne (compirà gli anni domani) non lascia scampo: in trentadue minuti è 6-2 per lo scozzese.
Nel secondo parziale Murray tiene d’autorità il servizio a zero nel game inaugurale, poi nel quarto succede come nel primo set: Pouille concede palle break e senza la prima di servizio in campo non riesce a reggere lo scambio con il numero due del mondo, che quindi si trova nuovamente con un break di vantaggio all’inizio del set. Prosegue dunque un match che non ha mai avuto storia e nel sesto game Murray si prende di nuovo il break, chiudendo nel settimo e archiviando la pratica Pouille in meno di un’ora con lo score di 6-2 6-1.
Prestazione convincente per il numero due del mondo, che domani in finale, come detto, troverà uno tra Djokovic e Nishikori. Nel caso di vittoria del serbo, per Andy Murray ci sarà quindi la rivincita della finale di settimana scorsa a Madrid.