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Dopo l’impresa sfiorata ieri da Lorenzo Sonego, il campo numero 2 degli Internazionali BNL d’Italia è stato teatro delle gesta di un’altra wild card italiana. Claudia Giovine, venticinquenne numero 423 del mondo nonché cugina di Flavia Pennetta, è stata sconfitta dall’americana Christina McHale, ma al termine di un match lottato, conclusosi solo al terzo set col punteggio di 6-1, 2-6, 6-2.
La brindisina parte col freno a mano tirato. Probabilmente sopraffatta dall’emozione, viene immediatamente brekkata a 0 nel secondo gioco, anche a causa di due doppi falli consecutivi sullo 0-15. Dopo tre game, netto parziale di 12 punti a 3 in favore della McHale. Nel quarto gioco l’azzurra commette un altro doppio fallo e si ritrova 0-30, ma conquista il primo game del match ai vantaggi, giocando in particolare uno splendido scambio sul 30 pari chiuso con un passante di dritto vincente. Ma l’americana è molto solida da fondo campo e costante al servizio. Dal 3-1 infila un altro pesante parziale di 12 punti a 1, e in soli 25 minuti si aggiudica il primo set per 6-1 (27 punti a 8). Le 367 posizioni di distacco in classifica sembrano un ostacolo insormontabile.
Ma in avvio di secondo parziale, la Giovine ha uno scatto d’orgoglio. Di nuovo sotto nel suo turno di battuta (15-40), conquista quattro punti consecutivi, di cui l’ultimo con un ace, e si porta per la prima volta in vantaggio nel punteggio, almeno nel secondo set. Al cambio di campo costringe la McHale ai vantaggi, senza tuttavia conquistare palle break, per poi tenere per la prima volta a 0 un turno di servizio. La partita sembra cambiata. Finalmente giunge la prima palla break dell’incontro, e con essa il break, con la Giovine che prende la rete con un bel dritto incrociato, ma non ha bisogno di giocare al volo, termina lungo il lob difensivo della McHale. Il colpo che fa la differenza è il servizio dell’italiana. Tre doppi falli nel primo set (e nessun ace), mentre nel quinto gioco mette a segno il secondo e il terzo ace del secondo parziale, issandosi sul 4-1. Con la 23enne americana al servizio sotto 5-2, la Giovine guadagna un set point. Gioca una splendida risposta negli ultimi centimetri di campo con cui costringe l’avversaria a un colpo difensivo, e col successivo dritto riporta la partita in parità. Due set dall’andamento opposto. Quando la brindisina trova continuità da fondo, il suo gioco marcatamente offensivo mette in seria difficoltà la McHale.
Il terzo set comincia come era iniziato il parziale precedente. Giovine al servizio, sotto 15-40 gioca con coraggio i successivi quattro punti e con un ace si porta in vantaggio 1-0. L’americana, numero 56 del mondo, si rifugia allora in un estremo difensivismo. Si limita a rispedire dall’altra parte della rete i colpi dell’italiana, spesso con palle senza peso che inducono la Giovine a spingere maggiormente alla ricerca del punto. La trappola si rivela letale. Sull’1 pari arriva il primo break del set, quattro errori della brindisina regalano il gioco a una McHale fruttuosamente attendista. Sull’1-3 arriva un secondo break che sembra poter tagliare le gambe all’azzurra. Ma avanti 4-1 e 30-0 al servizio, la McHale si distrae e concede una opportunità di accorciare le distanze all’avversaria, che non si fa pregare e conquista il gioco con una risposta vincente con il dritto. Sarà però il suo ultimo game dell’incontro. L’americana si aggiudica otto dei successivi nove punti, e chiude l’incontro al termine di un’ora e 40 minuti di partita.