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Su quel campo Pietrangeli che nel 2012 lo vide protagonista del doppio successo da urlo su Isner e Wawrinka, Andreas Seppi comincia nel migliore dei modi l’avventura nel Masters 1000 di Roma, regolando il canadese Vasek Pospisil con il punteggio di 7-6(5) 7-6(2) in 1 ora e 54’. Un discreto rientro nel circuito per Seppi, che era assente dalle competizioni dal torneo di Miami, a causa dell’intervento all’anca che continuava a dargli problemi.
I due si erano affrontati già in quattro occasioni, ma sempre sul cemento, con un bilancio di perfetta parità; Pospisil, che aveva vinto l’ultimo head to head, non sta certamente vivendo la sua stagione migliore, come testimoniano i soli quattro match vinti dall’inizio dell’anno.
Pronti via e subito un rovescio lungolinea vincente di Seppi; tuttavia il canadese, che sul rosso non vince un incontro dal 2013, tiene agevolmente il servizio d’apertura. L’inizio del match è caratterizzato da ben pochi scambi, con il nordamericano che prova ad accorciare il più possibile il palleggio, per non restare intrappolato nella tela di Seppi, il quale però sembra ancora, comprensibilmente, non proprio centratissimo. La partita tuttavia non decolla, gli errori si alternano da entrambi i lati, mentre i colpi vincenti restano un miraggio. I turni di servizio vanno via rapidamente e, fino al 5-4 per il canadese, l’unico episodio che scuote il campo Pietrangeli dal torpore è la sostituzione di un raccattapalle, feritosi a un ginocchio. Nel decimo game Andreas commette un paio di errori banali, ma Pospisil non ne approfitta, mandando in rete la risposta del possibile 15-40, con Seppi che chiude il gioco più lungo del primo set ai vantaggi. Si arriva quindi, come prevedibile, al tie-break, dove Pospisil parte subito con grande aggressività, mentre Seppi piazza il primo doppio fallo del suo incontro nel momento meno opportuno, per poi concedere un altro minibreak con un dritto in corridoio; l’altoatesino reagisce però in maniera fantastica, mettendo a segno cinque punti consecutivi e portando a casa il jeaux decisiv per 7-5. Paradossalmente, Pospisil perde un primo parziale con il 73% di punti vinti con la prima palla e addirittura il 78% con la seconda, oltre ad aver vinto complessivamente due punti in più.
L’avvio di secondo set vede Pospisil aggrapparsi al servizio, con tre ace che gli consentono di rimanere a contatto sul 1-1. Dopo un momento interlocutorio, nel quinto game arriva la prima palla break dell’incontro (addirittura dopo un’ora e 17’ di gioco), in favore del canadese, che la sfrutta grazie a un dritto lungo di Seppi. Il controbreak del trentaduenne di Caldaro arriva però immediatamente, con Pospisil che sembra mostrare i primi scricchiolii da un punto di vista mentale, esemplificati dalla racchetta gettata a terra nel game successivo e da una futile discussione con il giudice di sedia al cambio campo. Con un andamento paragonabile a quello del primo parziale, anche se con un livello di gioco migliore, si arriva ad un altro tie-break, il quinto in totale dei loro scontri diretti; il canadese concede subito il doppio minibreak in apertura e, grazie a una pressione costante di Seppi, si arriva al 5-0 dopo lo scambio più lungo del match. Pospisil non ne ha più e capitola per 7-2 con il servizio vincente di Seppi, per il 7-6 7-6 finale in favore del numero due d’Italia.
Appuntamento quindi al secondo turno per Seppi, dove lo attende un Richard Gasquet che lo ha sconfitto in cinque occasioni sui sei precedenti totali (2-1 sulla terra). Intanto, per l’azzurro, un’ottima iniezione di fiducia al rientro dopo lo stop forzato.