Lucia Bronzetti esce di scena al primo turno degli Internazionali BNL d’Italia, sconfitta per mano di Danka Kovinic con il punteggio di 6-3 3-6 6-3, al termine di una battaglia durata 2 ore e 19 minuti. Il primo set mette in mostra tutta la differenza che c’è tra le due giocatrici, al momento, in termini di fiducia: Kovinic scende in campo tranquilla, gioca il suo tennis in maniera precisa e mette alle corde Bronzetti, che in un batter d’occhio si trova a rincorrere e sotto 5-1. A quel punto, una piccola reazione da parte della romagnola arriva, ma è troppo tardi per insinuare dubbi nella testa della montenegrina, che chiude per 6-3 dopo 39 minuti quasi dominati. La numero 98 del mondo ha il compito di farsi forza e di cercare di dare tutto quello che ha in quest’incontro, e difatti la seconda frazione parla tutt’altra lingua rispetto alla prima. Dopo un break iniziale ottenuto da Kovinic, Bronzetti si prende la scena e conquista i successivi tre giochi, iniziando a far gara di testa nel set e riuscendo ad arrivare al traguardo prima di essere ripresa: 6-3. Si va, dunque, al terzo set e qui assistiamo nuovamente ad un colpo di scena: l’italiana, infatti, non tiene più la battuta nemmeno una volta e, nonostante qualche break ottenuto, non può fare di evitare l’inevitabile. Kovinic chiude 6-3 3-6 6-3 e conquista un pass per il secondo turno.
Niente da fare anche per Camilla Rosatello, che esce di scena per mano della statunitense Claire Liu. L’azzurra cede con il punteggio di 6-7(9), 6-2, 6-2 al termine di un match caratterizzato dalla grande battaglia del tiebreak nel primo set. Qui Rosatello era riuscita ad annullare tre set point prima di chiudere sull’11-9, poi però dal secondo set Liu è salita di colpi facendo pesare anche la sua maggior esperienza a livelli maggiori. Destino analogo anche per la classe 2000 Nuria Brancaccio, che lotta ma alla fine cede all’austriaca Julia Grabher e che si impone per 6-4 3-6 6-2. Una sconfitta che comunque non toglie nulla alla crescita di Brancaccio, che quest’anno è entrata per la prima volta in top 200 del ranking mondiale.