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Internazionali BNL d’Italia 2022, Fognini: “Roma magica, giocare davanti a Flavia è speciale”

Roma è sempre magica, soprattutto adesso che il movimento maschile sta di nuovo funzionando come funzionava quello femminile fino a qualche anno fa. Peccato perché abbiamo un solo torneo di questo valore in Italia. Un palcoscenico così lo sognano in tanti, non mi vengono in mente altri Masters 1000. Montecarlo è sul mare sì, Indian Wells perché ha facilities spettacolari, ma Roma non ha nulla da invidiare ad altri tornei, non c’è paragone con Madrid per esempio. Thiem? Viene da una lesione delicata, dopo un anno. Entrambi siamo scesi di ranking e veniamo da un infortunio. Lo capisco, ma deve solo ritrovare un po’ di confidenza, perché in alcuni momenti si vedeva il giocatore che è”. Queste sono le parole d’esordio di un entusiasta Fabio Fognini, fautore dell’uscita di scena prematura di Dominic Thiem agli Internazionali BNL d’Italia 2022. L’azzurro ha superato l’austriaco in due set al primo turno del Masters 1000 romano, riuscendo a imporsi dopo un faticoso tie-break andato in scena nel secondo parziale. Parole che rappresentano un riepilogo per Fognini, sin qui altalenante in stagione.

In seguito, Fognini ha delineato la sua situazione non solo dal punto di vista puramente sportivo, ma anche familiare e guardando al futuro: Giocare davanti a Flavia (Pennetta, ndr) è speciale, perché non si è vista ultimamente. Sicuramente crescere i nostri bambini è un ruolo più importante del venire a vedermi. Sono arrivato bene ad Indian Wells, ma sono stato male, peccato perché mi ero ripreso dopo non aver fatto bene in Australia. In due tornei ho beccato due vincitori di tornei. Possono essere più fortunati i sorteggi, ma con il ranking di adesso me lo devo aspettare. L’obiettivo resta affrontare i migliori in palcoscenici come questi che mi hanno sempre tenuto vivo. Fisicamente sto bene, ho acciacchi, son consapevole che fa parte dell’evoluzione. Ho 35 anni, sono dispiaciuto perché mi piacerebbe tornare nei top 20, ma da altra parte sono consapevole che come altre cose nella vita si va avanti. Giocare i grandi tornei è una priorità, più del ranking. Non so se Fabio Fognini riuscirà a mettersi in carreggiata e avrà l’umiltà di rigiocare i Challenger. Guardo al presente. Sogno di confrontarmi contro Sinner, il presente ed il futuro del nostro tennis insieme a Berrettini e Musetti. Per me è un premio confrontarmi contro questa generazione che gioca un altro tennis“.

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