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Rafael Nadal ha conquistato il decimo titolo agli Internazionali BNL d’Italia 2021, imponendosi su Novak Djokovic per 7-5, 1-6, 6-3. Prestazione superlativa di entrambi gli atleti, i quali hanno regalato uno spettacolo straordinariamente godibile agli spettatori paganti e agli appassionati da casa. Djokovic e Nadal hanno offerto il meglio del loro bagaglio tecnico per prevalere all’ultimo atto del Masters 1000 romano, sebbene il tennista di Manacor sia riuscito a incidere maggiormente nel momento clou del terzo set. Applausi inevitabili anche per il finalista Djokovic, difficilmente domo e battagliero sino all’ultimo punto disponibile.
I TRAGUARDI DI NADAL: MONTEPREMI E PUNTI DEL RANKING
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Il primo set è partito con un exploit per parte, break e contro break tra il secondo e il terzo game, con punteggio delineatosi sul 2-2. Il serbo ha inflitto il primo strappo ai danni dell’iberico, trovando profondità in risposta e incidendo con i propri fondamentali da fondocampo; dal canto suo, Nadal ha repentinamente recuperato lo svantaggio usufruendo delle sue doti di difesa e contrattacco, decisiva per ristabilire l’equilibrio iniziale. Il parziale ha seguito il ritmo dei turni di battuta, quantomeno sino al risultato di 5-5. Durante l’undicesimo game, difatti, Nadal ha offerto un forcing offensivo notevole, usufruendo però anche degli errori di Djokovic; errore in uscita dal servizio sulla palla break e strappo potenzialmente decisivo di Nadal, 6-5 e servizio.
Il secondo set non ha seguito esattamente il copione del parziale precedente, ma ha raccontato un equilibrio sostanziale nei game d’apertura. Come nel primo set, però, primordiale momento cruciale del parziale in favore nuovamente di Djokovic, fautore di un prezioso break nel terzo game. Il numero uno al mondo si è proiettato verso una fuga inaspettata sino al 5-1, piazzando un doppio break psicologicamente rilevante e mostrando un’efficacia incontrastabile sul lato del rovescio; Nadal sofferente tatticamente e tutt’altro che esente da errori da fondo. Djokovic ha tenuto il turno di battuta conclusivo ai vantaggi, facendo valere l’affidabilità della propria prima: 6-1 e verdetto rinviato al parziale decisivo.
Il terzo set è partito positivamente per entrambi i tennisti protagonisti, costruttori di un 2-2 corretto per il gioco palesato in campo. Quinto game superato con vari brividi da Nadal, il quale ha annullato due palle break con personalità , trasformando in oro rispettivamente un rovescio lungolinea e un dritto inside-out: 3-2. Classico sigillo nadialiano nel corso del game successivo: break a 0, attuato con un passante di rovescio lungolinea oltre ogni logica; 4-2 e pallino del gioco tra le mani del maiorchino. Nadal ha conservato il vantaggio d’oro sino al decimo game, chiuso a 30 grazie all’incidenza del suo servizio mancino: 6-3 e decimo titolo a Roma.
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