In una giornata soleggiata a Roma si sono disputati i match di ottavi di finale della 78esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Tra affermazioni pronosticabili e grandi sorprese tanti sono gli spunti interessanti dal Foro. Finalmente si è rivisto anche un po’ di pubblico, che ha potuto godere del magnifico spettacolo.
Si è partiti subito con la “mattanza” del campione in carica e numero 1 al mondo, Novak Djokovic ai danni del malcapitato Alejandro Davidovich-Fokina. Quest’ultimo veniva anche da un ottimo periodo di forma (semifinale all’Estoril e, soprattutto, quarti a Montecarlo) ma non ha raccolto altro che le briciole contro il “cannibale” di Belgrado. 6-2 6-1 lo score finale in favore del fuoriclasse serbo, eccezionale, come al solito, nel creare difficoltà al suo avversario in qualsiasi situazione di gioco. Quando a ciò poi ingloba l’attenzione maniacale ad ogni singolo momento dell’incontro, come si direbbe proprio nella Capitale: “Non c’è trippa per gatti”. Il suo sfidante nei quarti di finale sarà il numero 1 della Race Stefanos Tsitsipas. Il greco nella giornata odierna ha disputato l’ennesimo match perfetto di questo periodo meraviglioso per lui ed ha superato in due set (7-6 6-2) uno dei due azzurri ancora in tabellone agli Internazionali: Matteo Berrettini. I rimpianti per il recente finalista di Madrid sono oggettivamente pochi: Tsitsipas, infatti, anche nel momento più difficile della sua partita (sotto 1-3 nel tie-break), ha messo in luce tutte le proprie qualità. Si prospetta, quindi, una sfida scoppiettante, tra i due “numeri 1”. Sarà, tra l’altro, il remake della superlativa semifinale della precedente edizione del Roland Garros, che vide il serbo prevalere al quinto.
Se Djokovic e, purtroppo per noi italiani, anche Tsitsipas hanno rispettato il pronostico a loro inizialmente favorevole, nel torneo femminile si è subito partiti col “botto”. La stellina del tennis mondiale Coco Gauff ha difatti offerto una delle migliori performance della sua giovanissima carriera ed ha superato in due set (7-5 6-3) colei che, ex-aequo con Barty, era la giocatrice del momento: la bielorussa Aryna Sabalenka. Grande solidità ma anche estrema lucidità tattica da mostrata durante tutto il corso della sfida da parte della classe ’04 statunitense. Certo, non ci si dovrebbe stupire, in quanto si parla di una ragazza che a 15 anni fece ottavi a Wimbledon, vinse un titolo WTA e che attualmente non ancora maggiorenne è già molto vicina alle prime 30 del ranking. Tuttavia ci si sorprende egualmente perché la sua avversaria, recente vincitrice a Madrid e finalista a Stoccarda, era più che “on fire” ed era impossibile non considerarla come netta favorita dell’incontro. Se è servita un’impresa per superare la bielorussa, ne servirà un’altra alla 17enne di Atlanta per avere la meglio sulla numero 1 del mondo Ashleigh Barty. La regina del ranking, già menzionata in precedenza per il suo brillante momento di forma, oggi ha superato senza troppi problemi l’ostacolo Veronika Kudermetova. Escludendo l’inizio della sfida, in cui si è trovata sotto di un break, la 25enne di Ipswick non ha praticamente concesso nulla alla sua sfidante ed approda meritatamente nel suo primo quarto di finale a Roma.
La mattinata è proseguita con gli Stati Uniti sugli scudi. Oltre alla già citata splendida affermazione della Gauff, sono arrivati altri due successi per il tennis stelle e strisce: uno in campo femminile ed uno, decisamente meno pronosticabile, al maschile. Si tratta delle vittorie di Jessica Pegula e quella del “gigante” Reilly Opelka.
La 27enne di Buffalo ha domato con intelligenza l’esuberanza della russa Ekaterina Alexandrova e l’ha sconfitta con un piuttosto netto 6-2 6-4. Uno è il dato che maggiormente risalta nel match e che in un certo senso ne spiega l’andamento: la numero 31 del mondo ha avuto 7 palle break e le ha sfruttate tutte; la sua avversaria, invece, pur avendone ben 10 di palle break ha messo a segno 4 break. Partita solida della Pegula, ulteriore conferma di tutti i progressi già ampiamente palesati in tutta questa prima parte di 2021. Grazie a questo successo approda difatti per la seconda volta in stagione ai quarti di finale in un torneo di questa portata e sfiderà l’allieva di Francesca Schiavone, la croata Petra Martic (vincitrice in rimonta su Nadia Podoroska), in quello che è sicuramente il quarto di finale più sorprendente di questa edizione degli Internazionali.
Il bombardiere di St.Michigan, invece, vince la sfida fra “mine vaganti” con il russo Aslan Karatsev. Ennesima prestazione fenomenale per il 23enne statunitense, bravo a suon di servizi e non solo a mettere in mostra tutte le difficoltà della “rivelazione del 2021″ quando c’è un avversario che gli dà poco ritmo. Già la settimana scorsa a Madrid il semifinalista degli Australian Open era stato sconfitto da Bublik, che, seppur in modo diverso da Opelka, non gli ha mai permesso di impostare lo scambio secondo i canoni tradizionali. Questo successo proietta il numero 47 del ranking per la seconda volta in carriera in un quarto di finale a livello Masters 1000. Una notizia finalmente positiva per il tennis yankee nella settimana peggiore della sua storia (prima volta che non c’è un nordamericano nei primi 30 del ranking ATP). Il suo avversario in quarti è l’altra grande sorpresa degli Internazionali in campo maschile, ossia il qualificato argentino Federico Delbonis. Dopo l’ottavo di finale della scorsa settimana a Madrid, arriva anche il primo quarto in un Masters 1000 per il numero 64 del mondo, che ha superato in due set (7-6 6-1) il numero 2 canadese Felix Auger-Aliassime. Quest’ultimo dopo un buon primo parziale, in cui si è anche procurato una possibilità di conquistare il set nel decimo game, ha palesato ancora grosse difficoltà su questa superficie. Un numero esorbitante di errori, sfruttati appieno da un Delbonis in piena “trance agonistica”. Tra lui e Opelka ora è davvero difficile delineare chi possa essere il favorito per approdare nel penultimo atto del Masters 1000 capitolino. Una cosa però è certa: per entrambi è l’occasione della vita.
Si conclude, anche se forse è sbagliato utilizzare questo verbo, il cammino al Foro anche del numero 1 canadese: Denis Shapovalov. Il verbo può non essere corretto perché è vero, il numero 14 del mondo è stato eliminato, ma è probabilmente una delle migliori uscite di scena della storia del tennis. Il nativo di Tel Aviv per larghi tratti del suo ottavo di finale, utilizzando un termine pugilistico, ha infatti messo nell’angolo il più grande interprete del rosso, nonché uno dei forti di sempre: Rafael Nadal. Quest’ultimo però, come se ci fosse bisogno di nuove dimostrazioni, ha messo sul campo tutta la propria esperienza ed è riuscito a ribaltare le sorti di una sfida dai contorni epici. 3-6 6-4 7-6(3) e 3 ore e mezza di battaglia, questi i dati che sintetizzano la durezza della partita ma non ne descrivono assolutamente la stordente bellezza e il meraviglioso confronto di stili. Probabilmente per ciò non basterebbe nemmeno un libro. Ora nei quarti per Nadal, se possibile, l’asticella si alza ulteriormente. Esattamente a distanza di una settimana affronterà Alexander Zverev, con cui a Madrid ha perso in modo piuttosto netto. Anche il tedesco, quinta testa di serie, oggi ha dovuto sudare non poco per prevalere su un buonissimo Kei Nishikori. Il successo da parte del recente vincitore del Masters 1000 di Madrid sull’ex numero 4 del mondo è arrivato in rimonta (4-6 6-3 6-4) e dopo circa tre ore di gioco. Come tra Tsitsipas e Djokovic, anche il quarto fra la leggenda maiorchina e il 24enne di Amburgo si prospetta decisamente equilibrato e ricco di pathos.
In serata è poi arrivata la notizia più bella per noi italiani, l’ennesima in campo maschile negli ultimi mesi. Lorenzo Sonego ha compiuto una delle più grandi imprese della sua carriera, battendo Dominic Thiem, dopo aver salvato un match point con il punteggio di 6-4 6-7(5) 7-6(5) ed ha così conferito un segnale inequivocabile: in questo momento storico per l’Italia non bisogna mai dimenticarsi di lui. La sua solidità con entrambi i fondamentali abbinata ad una combattività fuori dal comune hanno messo in serissima difficoltà per oltre tre e un quarto anche il campione in carica degli Us Open, che alla fine è stato costretto a cedere. Questo favoloso trionfo proietta il 26enne torinese nel suo primo quarto di finale a Roma, il secondo in carriera in un Masters 1000. Certo l’avversario non sarà “morbido”. Si tratta, infatti, del numero 2 della Race: il russo Andrey Rublev, che anche qui a Roma sta confermando per l’ennesima volta nell’ultimo anno di essere una splendida realtà ad altissimi livelli e che oggi ha gestito il sempre ostico Roberto Bautista-Agut, superato con un doppio 6-4. Il Sonego odierno però non è assolutamente chiuso ed anzi proverà a giocarsi tutte le sue carte con un unico obiettivo: proseguire questa “sogno romano”.
Al femminile, oltre a quanto già delineato in mattinata, avanza ai quarti anche la finalista della scorsa edizione: Karolina Pliskova.
La ceca, testa di serie numero 9, in una stagione molto difficile per lei trova il suo terzo quarto di finale, superando con il punteggio di 7-5 6-3 una comunque ottima Vera Zvonareva. La sua avversaria ai quarti di finale sarà la ritrovata Jelena Ostapenko. La lettone in questa settimana al Foro sta mostrando sprazzi di grande tennis, lo stesso che ormai quattro anni fa la portò ad essere la regina a Parigi, e la vittoria odierna , in rimonta (4-6 6-3 6-4), sull’ex numero 1 del mondo Angelique Kerber ne è la prova più limpida.
Infine raggiunge i quarti anche la campionessa in carica al Roland Garros: Iga Swiatek. La polacca quindicesima testa di serie del tabellone, ha avuto la meglio sulla ceca Barbara Krejcikova e lo ha fatto salvando due match point nel secondo set. 3-6 7-6(5) 7-5 è il punteggio finale che spiega in modo egregio le difficoltà vissute dalla 19enne di Varsavia, costretta spesso e volentieri a subire l’iniziativa della sua avversaria. In lotta però la dominatrice degli scorsi Open di Francia ha dimostrato di non essere seconda a nessuna sul circuito e con grande fatica si è aggiudicata la contesa. La sua sfidante ai quarti? Sarà Elina Svitolina bi-campionessa al Foro nel biennio 2017/2018. Anche l’ucraina non sta vivendo certo la miglior stagione della carriera ma a Roma si trova a meraviglia ed oggi lo ha riprovato, distruggendo col suo tennis solido e preciso la spagnola Garbine Muguruza, sconfitta per 6-4 6-2.