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“Ci sono ottime probabilità che gli Internazionali si svolgano. Siamo in stretto contatto con le istituzioni internazionali, in particolare con l’ATP, che ha un presidente e un amministratore delegato italiani. Credo che ci sia una convergenza molto forte fra giocatori e interessi della FIT e dei tornei Master 1000 in generale”. Queste le parole di Angelo Binaghi ai microfoni dell’Ansa sul possibile svolgimento in altra data del Masters 1000 di Roma, che non si giocherà (almeno non nella data prevista) a causa dell’emergenza coronavirus.
“La fortuna del tennis è quella di non essere uno sport di squadra né di contatto, oltre a quella di essere praticato all’aria aperta, il che significa che non appena si vedrà la luce in fondo al tunnel sarà possibile riprogrammare sia a livello locale che internazionale, partendo proprio dai Master 1000″ – afferma Binaghi.
“Non mi sento di dare una data precisa, anche se il nostro obiettivo sarebbe di giocarlo a Roma fra settembre e ottobre, prima o dopo Parigi, visto che la terra dovrebbe essere riprogrammata in modo unitario, ma pur di farlo possiamo considerare anche l’ipotesi residuale di organizzarlo anche fra novembre e dicembre sul veloce, magari indoor – continua Binaghi -. Non sarebbe la prima volta che il torneo viene spostato, Pietrangeli li vinse una volta a Torino, ma la nostra priorità resta Roma a settembre/ottobre. Per certi versi ci sembra che come periodo sia addirittura migliore rispetto a quello in cui il torneo viene programmato solitamente”.
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