“Dopo il primo set ho abbassato un po’ l’intensità. Mi sentivo un po’ diverso, ho provato a stare lì ma in questo sport ogni cosa si paga. Nel terzo set sono stato bravo a reagire e a crearmi le chance per vincerla, purtroppo è andata male”. Questo il commento di Matteo Berrettini al termine del match valido per i quarti di finale degli Internazionali BNL d’Italia e vinto da Ruud in tre set e in un tie-break del terzo set davvero sfortunato per il tennista italiano: “A un certo punto mi sono sentito che mi sentivo moscio, poco adrenalinico. Non era una questione fisica, solo mentale. Quando hai tante partite alle spalle riesci a gestirla meglio, quando sono le prime volte è difficile. Sono stato comunque molto bravo a reagire e ad affrontare tutti i punti con l’adrenalina che piace a me. L’unica cosa è che purtroppo ho perso. Con il pubblico sarebbe stato sicuramente diverso, ci sarebbe stata più energia sicuramente. Non sono felice per il torneo, ma sono fiero di me stesso perché venivo dal cemento e ho giocato tre partite buone in cui ho dimostrato di sapermi adattare rapidamente alla terra. Sono tutte cose nuove per me, è diverso arrivare qua da top 10. Non do per scontato fare i quarti qui, ma un po’ di amarezza c’è”.
Berrettini dedica alcune parole anche ai giovanissimi Sinner e Musetti che hanno ben figurato al Foro Italico: “Mi rende orgoglioso e contento di essere quello che sta trainando gli altri giovani, perché fino a qualche anno fa ero io che guardavo gli altri. Sinner e Musetti? Non so chi diventerà più forte, anche se ora Jannik è più avanti perché ha un anno in più. Hanno due stili diversi, però sono entrambi talentuosi per motivi diversi. Facciamoli crescere con calma e vediamo dove arriveranno”.