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La statunitense Serena Williams supera 6-4, 6-2 la qualificata svedese Rebecca Peterson ai trentaduesimi di finale del Wta di Roma 2019, mostrando la consueta foga agonistica che la contraddistingue. Dunque l’americana affronterà la vincente fra la sorella Venus Williams e la belga Elise Mertens ai sedicesimi di finale, mentre Peterson conclude qui la sua avventura italiana, non uscendone però ridimensionata.
Il primo set inizia positivamente per Peterson, la quale mantiene ai vantaggi il turno di servizio d’esordio, facendo leva sulla precarietà degli spostamenti laterali di Williams. L’americana reagisce prontamente e tiene la battuta nel secondo game a 0, puntando sull’esplosiva prima di servizio e sui vincenti in avanzamento. La svedese con caparbietà ottiene anche il 2-1, annullando una palla break con un ace centrale e mostrando un gioco ordinato e concreto. Williams perde il servizio nel quarto gioco, commettendo tre gravi errori consecutivi: due doppi falli ed un dritto a metà rete che permettono alla svedese di allungare sul 3-1. Peterson non riesce però a confermare il break appena attuato e cede alla pressione offensiva dell’americana, la quale chiude il game del 3-2 con un dritto incrociato stretto di ottima fattura. Williams prende in mano il comando delle operazioni e inanella tre games consecutivi martellando da fondo con un’asfissiante proiezione offensiva, e arriva sino al 5-3 con grande verve. Peterson mantiene la concentrazione nel corso del nono game e contiene le offensive dell’avversaria puntando sull’incisiva prima di servizio che spesso l’ha aiutata nei giochi precedenti. L’americana mantiene senza alcun problema il turno di battuta del decimo gioco e firma il 6-4 con un ottimo rovescio incrociato profondo.
Il secondo set si apre nuovamente bene per Peterson, che mantiene il turno di battuta iniziale a 15, godendo anche di alcuni inusuali errori di misura di Williams. L’americana risponde bene e ottiene l’1-1 a 15, sfoderando una velocità di palla impressionante con il dritto. Peterson è causa sui nel terzo game, in quanto concede una palla break all’avversaria con un doppio fallo e cede definitivamente la battuta con un rovescio a metà rete rivedibile: 2-1 per l’americana. Williams conferma il break con serenità , colpendo bene da fondo campo e mostrando ancora solidità con la prima di servizio. Entrambe le atlete mantengono i rispettivi turni di battuta senza problemi sino al 4-2: Peterson trovando contromisure tattiche adeguate a contrastare la potenza dell’avversaria, mentre Williams puntando sulla straordinaria concretezza da fondo campo. Sugli sviluppi del settimo gioco, la statunitense va sopra 15-40 e concretizza il doppio break nei pressi della rete, delineando di fatto l’epilogo del match. Difatti l’americana chiude i conti nel corso dell’ottavo gioco, rimontando una insidiosa situazione di 15-40 e passando il turno con relativa serenità .
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