“Tornavo al Foro dopo due anni, non è stato facile nel primo set per me: il Pietrangeli era pieno, un sacco di gente. Sono stato bravo dal secondo e sono contento del risultato, dimostra il buon livello che sto avendo”. Sono queste le parole di un soddisfatto Marco Cecchinato dopo il grande successo su Pablo Cuevas:” La partita si è decisa sul 5-4 quando ho spinto per conquistare i punti, qualche anno fa sarei stato dietro e invece oggi ho avuto coraggio”.
Il tennista siculo ha spiegato la ricetta della sua repentina crescita: “Rispetto a prima riesco a cogliere maggiormente le occasioni: ho vinto il secondo set nell’unico momento in cui è calato. Sono più consapevole di potermela giocare contro tutti e non mollo un punto. Sono migliorato tanto al servizio, anche in Ungheria ho salvato i match con Seppi e Struff, e col rovescio adesso riesco a muovere la palla. Ho fatto la preparazione invernale migliore della mia carriera – ha continuato – ma anche vincere partite aiuta per la fiducia. Mi hanno criticato tanto per non vincere a livello Atp. Budapest non è stato un caso e battere Cuevas su terra è stata la conferma”.
Cecchinato non sente però di confermare il trend che vede i tennisti italiani raggiungere i piani alti un po’ più tardi rispetto alla media: “A 25 anni non mi sento vecchio, penso di avere altri dieci anni di carriera. Ho vinto un torneo, sono vicino ai primi due giocatori d’Italia“. E adesso testa a Goffin: “Ha tanto talento e un buonissimo timing sulla palla. Però, essendo a Roma, magari il pubblico ad aiutarmi con tanti altri fattori a mio favore”