Tennis

Internazionali BNL, Binaghi: “Potenzieremo le Prequali e dal 2019 il torneo può diventare di dodici giorni”

Chris Kermode, Angelo Binaghi e Roberto Fabbricini

DALL’INVIATO AL FORO ITALICO

“Il futuro passa per un uteriorie potenziamento delle Prequali che sono il pilota di questo ulteriore successo di questo torneo”. Il presidente della Federtennis Angelo Binaghi annuncia le novità che interesseranno la prossima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, ma non solo: “Prossimo anno partiremo prima da ogni singolo circolo, è nostra intenzione spostare il torneo Challenger di Roma Garden ad altra data e quindi le Prequali diventeranno un campionato italiano per tutti i nostri giocatori e le nostre giocatrici. Quindi sia un incremento quantitativo che qualitativo”.

Novità importante potrebbe essere il tanto auspicato upgrade del torneo di Roma che ambisce a diventare come Indian Wells e Miami: “Grande fiducia che dal 2019 questo torneo diventerà una lunghissima festa di dodici giorni di torneo anziché otto. Non diciamo gatto se non ce l’abbiamo nel sacco – ha proseguito Binaghi – però noi abbiamo il supporto dei numeri e dei commenti entusiasti dei membri del Board dell’Atp che sono contentissimi. Ma per fare il salto di qualità “ci sono dei requisiti economici e dal punto di vista impiantistico, tra questi il tetto sul centrale. Dobbiamo vedere se dobbiamo avere degli standard di maggior qualità in ogni settore, ma secondo me è ancora presto per parlarne”.

Sulle wild card del main draw femminile attraverso le Prequali: “Se tu fai sognare quasi sedicimila persone devi farle sognare in grande, il sogno è che quella che esce dalla Prequali deve poter andare a giocare con la Williams o con la Sharapova”. Il presidente della Federtennis poi spiega: “Wild card alla russa quest’anno è stata una eccezione, ma io di solito sono sempre contrario”.

Dal sette all’undici novembre Milano sarà teatro delle Next Gen Atp Finals che Binaghi tiene a sottolinare con orgoglio: “Un altro concetto importante è la Next Gen, abbiamo visto che c’è una nuova generazione rampante di campioni che si confronta e che ambisce in tempi abbastanza rapidi ad ambire all’elite del tennis mondiale. Un piccolo antipasto di quello che avverrà a Milano”.

Un altro argomento delicato è il ruolo che occupa il Sud nella cartina geografica del tennis italiano: “Il sud deve rappresentare il fulcro impiastico del nostro centro tecnico, possiamo cercare di prendere un torneo Atp 250 e abbiamo grandi circoli come il Tennis Napoli, se ci fosse la possibilità valuteremo seriamente il da farsi.” Chiusura sui cambiamenti delle due competizioni a squadre che però non soddisfano il numero uno della Federtennis: “Coppa Davis e Fed Cup stanno studiando grandi cambiamenti e io voto contro il 100% delle volte, assecondano totalmente le richieste dei giocatori che hanno forti interessi per limitare questa grande competizione”.

 

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