Una vittoria, quindici sconfitte. Più un derby, per fortuna, vinto da Fabio Fognini contro il promettente Matteo Berrettini. Il bilancio azzurro agli Internazionali Bnl 2017 è un disastro: dopo appena tre giorni, l’Italia del tennis è già quasi sparita dal Foro Italico: ci restano soltanto Roberta Vinci, attesa martedì da un esordio tutt’altro che semplice contro la Makarova (la russa conduce 4-3 nei precedenti) e appunto Fabio Fognini, che nell’ultimo match di giornata affronterà il numero uno al mondo Andy Murray con qualche speranza di ben figurare. Sempre che il telefono non squilli: Flavia Pennetta dovrebbe partorire a breve e il tennista ligure è pronto a scappare per stare vicino alla moglie nel momento più bello.
Morale: gli Internazionali rischiano di restare senza italiani dopo appena due giorni di main draw. Un flop duro da digerire, ma per nulla inatteso. Perché oggi, archiviata una generazione forse irripetibile al femminile, il nostro tennis è completamente nelle mani, o meglio nella racchetta del talento discontinuo del trentenne Fabio Fognini e nell’esplosività di Camila Giorgi. Entrambi capaci di tutto nel bene e nel male, ma comunque gli unici azzurri in grado di ottenere grandi risultati anche contro i big.
Per il resto, bisogna avere pazienza e attendere un complicato ricambio generazionale. Andreas Seppi ha fatto tanto per il tennis italiano, ma in questo momento ha “perso la voglia di giocare”, come lui stesso ha spiegato, e a 33 anni è anche comprensibile. Simone Bolelli è affondato nuovamente in classifica a causa dei soliti problemi fisici, mentre Paolo Lorenzi, 36 anni da compiere a dicembre e assente al Foro Italico per un problema fisico, è andato forse anche al di là dei suoi limiti.
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Tra gli uomini, però, il disastro del Foro Italico nasconde qualche piccola notizia incoraggiante. Perché il 21enne romano Matteo Berrettini gioca davvero bene a tennis e lo ha dimostrato in questi primi mesi del 2017, tanto da meritare la 133esima posizione provvisoria nella classifica stagionale. Perché il 25enne Stefano Travaglia, sfortunato negli anni scorsi con un infortunio surreale, è tornato ad alti livelli ed è nella top-100 della Race, pronto a chiudere l’anno tra i migliori cento giocatori al mondo, posizione che merita: il marchigiano ha preferito giocare il challenger del Garden piuttosto che le pre-qualificazioni al Foro Italico e ha fatto bene, proseguendo nella scalata al ranking mondiale.
Stessa scelta hanno fatto fatto Matteo Donati, che sta provando a risolvere i problemi fisici dopo gli exploit degli scorsi anni agli Internazionali, e Gianluigi Quinzi, che finalmente sembra aver raggiunto un equilibrio che possa portarlo dove deve stare, nella top-100 mondiale. E poi ci sono Stefano Napolitano, che sul Pietrangeli ha giocato un set alla pari con Troicki, e persino Gianluca Mager, arrivato a un passo dal successo contro Bedene. Qualche giocatore da top-50 uscirà, ne siamo certi.
Tra le donne, invece, è difficile vedere la luce in fondo al tunnel. Francesca Schiavone e Roberta Vinci stanno chiudendo eccellenti carriere agonistiche. La trentenne Sara Errani tornerà nelle posizioni che merita, certo più in alto dell’attuale novantesimo posto, ma ha già ottenuto risultati incredibili e probabilmente irripetibili, come le finali raggiunte al Roland Garros e al Foro Italico.
Dietro, però, c’è il vuoto. La giovane dalla miglior classifica, Jasmine Paolini, è stata cancellata via dall’ex promessa Federica Di Sarra addirittura nel primo turno delle pre-qualificazioni. La 23enne Martina Trevisan ha raccolto le briciole nel primo turno di qualificazione contro l’americana Cici Bellis, classe 1999. La ventenne Deborah Chiesa, numero 470 al mondo, ha avuto il merito di vincere le pre-qualificazioni, ma nulla ha potuto contro la Tsurenko, che peraltro le ha concesso un avvio in discesa fino al 5-1.
Meglio fermarsi qui con l’analisi, perché la verità è amara: intravedere una top-50 tra le ragazze italiane over 20 sembra oggi davvero impossibile. Sperando nelle giovanissime, restiamo ovviamente aggrappati a Camila Giorgi, assente al Foro Italico per i problemi irrisolti con la Federtennis. Intanto, però, facciamo il tifo per Vinci e Fognini, che tra poche ore proveranno a evitare il naufragio completo della barca italiana agli Internazionali.
Ps: non ci siamo dimenticati di Andrea Arnaboldi, protagonista dell’unica vittoria italiana contro il resto del mondo sulla terra del Foro. L’abbiamo lasciato volutamente in fondo, perché il 29enne mancino lombardo merita una menzione speciale. Ha battuto Estrella Burgos giocando un gran bel match sabato scorso sul campo 1, poi si è arreso a Berlocq, davvero fuori portata. Ora anche lui farà il tifo per Vinci e Fognini: perché restare l’unico italiano capace di vincere un match agli Internazionali Bnl 2017 non sarebbe certo un bel record.