
Novak Djokovic - Foto Corinne Dubreuil/ABACAPRESS.COM
Novak Djokovic si prepara all’esordio nel Masters 1000 di Indian Wells. Il 24 volte campione Slam scenderà in campo nella notte tra sabato 8 e domenica 9 marzo contro il lucky loser Botic van de Zandschulp, uscito alle qualificazioni con Gigante ma ripescato e sfidante di Kyrgios (ritirato dopo un set) al primo turno. Djokovic ha parlato, in conferenza stampa, dei suoi obiettivi e delle sue condizioni: “Sto bene e non vedo l’ora di giocare. Sarà la prima volta che giocherò il Sunshine Double dopo sei anni. È 2016 o dal 2017 che non riesco a giocare bene qui e a Miami. Voglio assolutamente provare ad arrivare in fondo a questo torneo. Ho fatto quello che dovevo durante la preparazione e adesso staremo a vedere fino a dove arriverò”.

“Fonseca ha tutto da guadagnare e nulla da perdere”
Il serbo si è soffermato su Joao Fonseca, classe 2006 brasiliano e astro nascente del tennis del futuro: “Giocare ad alto livello a 18 anni, quando si ha tutto da guadagnare e nulla da perdere è una gran bella sensazione. Non conosco Fonseca personalmente ma mi sembra che stia riuscendo a gestire tutto molto bene. Mi sembra che ci sia equilibrio, professionalità e dedizione. Sembra di rivedere ciò che abbiamo visto con Alcaraz negli ultimi due anni. Ha davvero tutto il potenziale per diventare una stella, non c’è dubbio. Sarebbe davvero fantastico per il nostro sport avere un campione brasiliano, il primo dopo Guga Kuerten, uno dei miei idoli quando ero bambino”, le parole al miele nei confronti brasiliano, che al primo turno ha battuto Fearnley e ora avrà un match piuttosto impegnativo con Jack Draper.

A Indian Wells ancora con Murray
Djokovic a Indian Wells potrà contare sul suo coach Andy Murray, presente in Australia e volato con il serbo in California: “Andy ha voluto prendersi un po’ più di tempo per pensarci, parlare con i suoi, la sua famiglia e capire quanta dedizione poteva metterci e dove sarebbe potuto essere con me. Sono contento che anche lui abbia deciso di proseguire. Ci sarà sicuramente a Indian Wells, Miami e per la maggior parte della stagione sulla terra battuta fino al Roland Garros. Poi speriamo di arrivare anche fino a Wimbledon. Sento che entrambi ci stiamo conoscendo in un modo diverso rispetto a come ci conoscevamo in campo negli ultimi 25 anni. Per lui si tratta di un nuovo ruolo, lo sta ancora esplorando per capire come riuscire ad eccellere anche lì. Io cerco di comunicare il più possibile. In Australia ho giocato un gran torneo, sono stato sfortunato a finirlo in quel modo ma si è trattato di un infortunio”.