Lo sport italiano è in lutto: all’età di 89 anni è morta Lea Pericoli, la Signora del tennis azzurro. Un’icona, prima da giocatrice, poi come scrittrice, commentatrice e ambasciatrice. Una vita che parte da Milano, dove nasce il 22 marzo 1935, ma prosegue poi ad Addis Abeba, dove il padre trasferisce la famiglia in seguito alla Guerra d’Etiopia. Lui aveva una racchetta e gliene regalò una anche a lei, che proseguì poi la sua avventura africana in Kenya, dove fu mandata a studiare. “La mia vita è stata bella e avventurosa”, raccontava, “e la parte africana è stata fondamentale”. La svolta, però, arriva al ritorno in Italia a 17 anni, e più precisamente in Versilia, dove – in seguito all’incontro il papà di Paolo Bertolucci – scopre la sua forza di tennista e convince il padre a scegliere lo sport come carriera. Numero 1 d’Italia per 14 anni tra il 1959 e il 1976, è stata una volta semifinalista agli Internazionali d’Italia e ben sette volte ha raggiunto i quarti in una prova dello Slam: in quattro occasioni al Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971) e tre volte sull’erba di Wimbledon (1965, 1967 e 1970). Un post-carriera vissuto da ambasciatrice della racchetta in ogni sua forma, non senza ostacoli: nel lontano 1973 riuscì a sconfiggere un tumore maligno all’utero e nel 2012 uno al seno. Alla fine del 1972 scoprì di essere affetta da un tumore maligno. Ogg, ci lascia a pochi mesi dal 90°compleanno.
Il tennis e lo sport italiano piangono Lea Pericoli: aveva 89 anni
Lea Pericoli - Foto Ray Giubilo