“Il tennis è uno sport che ti dà tante occasioni per una rivincita, per migliorarti e per fare meglio. Stavo cercando di rendermi conto del posto in cui ero e del momento che stavo vivendo perché io sinceramente le finali di Wimbledon le ho sempre guardate in televisione, mi sembrava una realtà lontanissima. Quando ero lì, cercavo di ripetermi di rendermi conto di che momento fosse e di godermelo appieno. Avevo visto Serena Williams, Federer, Nadal, Djokovic, Sharapova. Essere io in prima persona lì mi ha fatto parecchio effetto. Non mi sembra ancora troppo reale, se devo essere onesta”. Jasmine Paolini è la protagonista di ‘Il mio anno, la mia storia’, la nuova produzione originale di Sky Sport nella quale la tennista numero uno d’Italia, nonché campionessa olimpica in doppio femminile e numero 4 del ranking Wta si racconta a tutto tondo.
Un’intervista nella quale la giocatrice toscana racconta tutta la passione per il suo sport e di cosa voglia dire per lei giocare a tennis, lei che è riuscita a raggiungere i vertici in età non più verdissima, a dimostrazione di come l’abnegazione faccia la differenza: “In questo sport purtroppo si perde tanto. Ci sono tante partite, ci sono tanti momenti che magari ti buttano giù, però ci sono anche tanti momenti positivi. Secondo me è fondamentale godersi anche il percorso, il viaggio. Non ci sono sempre soddisfazioni, ci sono anche purtroppo delle delusioni ma come in tutte le cose. Quindi lo sport secondo me ti aiuta anche a superarle prima. I miei genitori sono stati sempre molto vicini, facendomi capire che loro comunque c’erano, che mi sostenevano. Ho sempre sentito il loro amore per me molto forte, però allo stesso tempo sono sempre stati in disparte. Mi hanno sempre lasciata libera di scegliere, ecco, questo, sicuramente glielo devo tanto”.