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Stavolta le normative Covid non c’entrano, ma Novak Djokovic è ancora una volta al centro di una polemica che intreccia sport e politica. Il giocatore serbo, al termine del suo incontro con lo statunitense Aleksandar Kovacevic al Roland Garros, aveva scritto un messaggio su una telecamera: “Il Kosovo è il cuore della Serbia. Fermate le violenze”, in relazione ai disordini nella regione. Un messaggio giudicato “non appropriato, militante e molto politico” dal ministro dello sport, Amélie Oudéa-Castéra, che in passato ha ricoperto anche l’incarico di direttrice della Federazione francese di tennis. Gli scontri con i dimostranti serbi hanno causato una trentina di feriti tra i soldati della Kfor, la forza di peacekeeping della NATO.
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