“Il Codice Federer” è l’ultimo libro di Stefano Semeraro che racconta la lunga e (speriamo) interminabile carriera del campione svizzero. L’opera non è però una pura e semplice biografia, ma un insieme di aneddoti e racconti, comprese tante dichiarazioni cadute nel dimenticatoio, raggruppati da un occhio interno al circuito come quello del giornalista che ha avuto l’onere e l’onore di poter seguire Re Roger in ogni fase della sua carriera.
Il libro segue l’andamento della carriera di Federer, raggruppandola in cinque grandi blocchi: dai primi tornei giocati, al periodo del dominio, dall’avvento dei grandi e più giovani avversari, al tempo della grande sofferenza, per arrivare alle recenti nuove vittorie. Torneo per torneo vengono descritte le sue partite in forma abbastanza maniacale, ma quasi in maniera romanzata (come potremmo definire la sua carriera) dimodoché anche i tifosi con la memoria più forte non si annoino. La parte più interessante, almeno quella che in meno conoscono, è il primissimo capitolo; quello che racconta la parte più nascosta del campione svizzero, ossia l’infanzia, la famiglia e i primi approcci al tennis.
Vengono toccati vari temi della vita anche privata dello svizzero, temi che permettono digressioni in merito alla sua fondazione, al suo ruolo all’interno dell’Atp e soprattutto ai suoi avversari storici. Dai primi rapporti con Hewitt e Nalbandian che ha sempre patito in gioventù ai più recenti Nadal e Djokovic. Fino ad arrivare ai miti d’infanzia Edberg e Sampras. Tutti meritano una menzione particolare nel libro e nella carriera di Federer, perché tutti lo hanno reso quello che conosciamo ora, compresa la sfilza di allenatori, dal primissimo Carter all’ultimo Ljubicic. Non è poi da dimenticare il rapporto d’amore e odio con la Coppa Davis, tormentato ma alla fine lieto.
Tante le testimonianze che lo raccontano anche da un punto di vista più vicino come quelle del suo primo capitano Mezzadri e del primo capitano avversario Bertolucci fino a quella di Massimo Sartori, attuale allenatore di Seppi, che ci mostra un lato umano del campione anche nella sconfitta.
Chiudono il libro, una serie infinita di statistiche che riguardano ovviamente Federer messe insieme da Luca Marianantoni. Numeri da capogiro tra cui ogni suo risultato torneo per torneo, il resoconto delle rivalità più importanti con ogni match indicato e l’andamento in classifica dal primo punto Atp fino ad oggi.