Il 2024 volge al termine e con esso si chiude una stagione che è stata indimenticabile per il tennis italiano. Gli Australian Open, gli Us Open e il numero uno di Jannik Sinner, i due trionfi in Coppa Davis e BJK Cup, l’oro olimpico di Sara Errani e Jasmine Paolini, il bronzo di Lorenzo Musetti, le finali Slams raggiunte da ‘Jas’ e anche da Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Insomma, dodici mesi fa la situazione era già rosea e si guardava al futuro con tanto ottimismo, ma immaginare un anno così ricco di trionfi forse neanche nella migliore delle aspettative. E invece eccoci qui, a festeggiare e celebrare le nostre stelle di settimana in settimana. E se il 2024 si chiude, il 2025 invece apre le sue porte con l’Italia che deve necessariamente puntare a confermarsi come assoluta potenza del tennis mondiale.
SINNER E I PUNTI DI DOMANDA
Jannik Sinner non ha più nulla da dimostrare ormai a nessuno, questo è fuor di dubbio. Si parla del tennista più forte al mondo, in grado di dominare il circuito anche in circostanze alquanto complicate. Chiaro, la vicenda Clostebol e la pendente sentenza del TAS pesa non poco nell’azzardare un’analisi sulle aspettative riguardanti il fenomeno di Sesto Pusteria per l’anno avvenire. Verrà confermata la sua assoluta innocenza? O il Tribunale di Losanna opterà per accettare il ricorso della WADA con annessa squalifica? E di quanto potrebbe essere? Un mese, forse 3, magari 6? Questo al momento non è dato saperlo, ma ovviamente a seconda di come vada a finire questa vicenda cambiano anche le prospettive di Jannik per il 2025. Parliamo di un ragazzo con la testa differente, da campione assoluto, ma un eventuale stop medio-lungo è difficile non possa condizionarlo sotto vari di punti di vista. Noi facciamo finta, però, che questa spada di Damocle non ci sia e allora dritti verso gli Australian Open per la sua prima difesa di un titolo del Grand Slam. Che si faccia avanti, Kyrgios per primo, per poi pensare ai Djokovic e soprattutto agli Alcaraz. Ma il favorito è Jannik Sinner.
MUSETTI PER IL SALTO DI QUALITA, COBOLLI PER CONFERMARSI
Lorenzo Musettti tra i suoi alti e bassi è reduce da una stagione che resta comunque positiva e dall’alto della sua 17esima posizione del ranking mondiale proverà a fare un ulteriore step in avanti. Subito un cambio di programmazione per l’allievo di Tartarini, che dopo la deludente parentesi di un paio di anni fa tornerà a sperimentare di nuovo la trasferta sul rosso sudamericano a febbraio. La folta lista di azzurri in top-50 prosegue con Flavio Cobolli, Matteo Berrettini, Matteo Arnaldi e Luciano Darderi. Per il primo e l’ultimo si tratterà sostanzialmente della stagione della conferma ad alti livelli dopo gli exploit del 2024 che li hanno portati dall’essere fuori dai top-125 a inizio anno ad affacciarsi alla top-30 della classifica ATP. Una fase che Arnaldi ha invece già vissuto nell’anno che si sta chiudendo, in cui è stato bravo a solidificare l’alta classifica che si era costruito nel 2023. Superato questo scoglio, il tennista ligure ora può puntare al salto di qualità in avanti.
BERRETTINI E LE SPERANZE DI UN 2025 SANO
E che dire di Matteo Berrettini, fresco di vittoria in Coppa Davis, vincitore di due tornei ATP e tornato tra i primi 35 del mondo dopo aver iniziato la sua stagione a marzo fuori dai 150. La salute prima di tutto, da qui si parte. Se il fisico torna a dargli una mano come d’altronde è accaduto negli ultimi mesi del 2024, allora si può puntare dritti verso un ritorno ad alti livelli. La testa è quella del top player, lo ha dimostrato un’infinità di volte nel corso della sua carriera.
GLI ALTRI, DA SONEGO A NARDI
Lorenzo Sonego arriva invece da un 2024 complicato, in cui la discesa in classifica è stata tamponata dalla bella settimana vissuta a Winston-Salem a fine agosto. Dopo aver lavorato in offseason con Fabio Colangelo, il piemontese può partire verso l’Australia con l’obiettivo di ricostruirsi una solida classifica da top-50, quello che è sempre stato negli ultimi anni tra alti (il br al n°21) e bassi. Un mai domo Fabio Fognini ha chiuso ancora tra i top-100 e speriamo possa togliersi qualche altra soddisfazione, mentre a cavallo tra la posizione n°90 e 110 troviamo un tris di belle speranze: Luca Nardi, Mattia Bellucci e Francesco Passaro. Il loro 2024 è stato profondamente diverso l’uno dall’altro, ma tutti si affacciano al nuovo anno con la consapevolezza di valere di più.
JAS E LA STAGIONE PIU DIFFICILE
Discorso un po’ diverso a livello femminile, dove se Jasmine Paolini rappresenta la punta di diamante dopo un 2024 irreale, il resto della pattuglia è chiamata invece a risollevarsi dopo una stagione non di quelle indimenticabili. Le difficoltà che si presenteranno sono importanti per innanzitutto per la tennista di Bagni di Lucca, che dovrà provare a confermarsi su dei livelli che nessuno si attendeva di vedere. Non sarà affatto facile, ma si parte da delle certezze: l’etica del lavoro della tennista toscana e la presenza del coach dell’anno Renzo Furlan.
LE AZZURRE DI BJK CUP PER RISOLLEVARSI
La speranza è che il trionfo di Malaga possa anche aver donato un po’ di serenità alle ragazze che seguono in classifica Jasmine, da Elisabetta Cocciaretto a Martina Trevisan passando per Lucia Bronzetti. La marchigiana è l’unica ad aver chiuso con un best ranking alle porte della top-50, al n°52, un’annata iniziata storta tra vari malanni fisici e proseguita comunque tra stop vari che non le hanno mai permesso di potersi esprimere al 100%. Si è ritrovata un po’ nel limbo anche Bronzetti, che negli ultimi mesi è stata però brava a ottenere un paio di buoni risultati che le hanno permesso di terminare ampiamente tra le prime 100 e anche nella top-75.
Chi ha invece sofferto tanto dal punto di vista tennistico è stata Martina Trevisan, cha non ha trovato le prestazioni e i risultati a cui ci aveva abituato, finendo anche fuori dalle prime 100. Il suo 2025 ripartirà dalle qualificazioni Slam in quel Melbourne, dove sarà presente anche Sara Errani. La romagnola non è riuscita a mantenere la top-100 in singolare, anche perché i tanti impegni in doppio l’hanno portata negli ultimi mesi a privilegiare la disciplina. E non le si può dare certo torto, ‘Sarita’ ha un cuore d’oro, ma resta comunque una sola persona non in grado di sdoppiarsi e giocare le fasi finali di un torneo di doppio e contemporaneamente le qualificazioni di un altro in singolare. Insieme anche a Lucrezia Stefanini, brava a mantenere un ranking di tutto rispetto da top-150, torneremo ad avere una pattuglia importante nel tabellone cadetto del primo Slam stagionale. Presenti, infatti, Nuria Brancaccio – che torna a giocare un major dopo un’ottima risalita nel ranking – e l’esordiente Giorgia Pedone, classe ’04 in crescita.