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Non solo Carlos Alcaraz, la classe 2003 si presenta al grande tennis anche con Holger Rune. Il tennista danese conquista il Masters 1000 di Parigi-Bercy, sconfiggendo Novak Djokovic al termine di una memorabile finale. 3-6 6-3 7-5 il punteggio con il quale il serbo si è arreso dopo più di due ore e mezza di gioco. Il nativo di Copenaghen ha dimostrato nervi saldi in ogni momento della sfida, non accusando mai la tensione, anche in un game conclusivo in cui ha dovuto annullare ben sei palle break ad uno dei tennisti più vincenti della storia. Questo, ovviamente, oltre ad una completezza tecnica e un livello altissimo di tennis mostrato in questa giornata e in generale nelle ultime settimane. Rune diventa numero 10 del ranking mondiale e va a Torino per le Atp Finals come prima riserva.
LA PARTITA – Nel primo set il danese paga un unico game di servizio giocato male, il terzo, in cui commette un gratuito dietro l’altro, cedendo il break. Errori che su un palcoscenico del genere, contro un avversario del livello di Djokovic, non puoi permetterti. Il serbo infatti perde solo cinque punti nei propri turni di servizio e si aggiudica il parziale con il punteggio di 6-3.
Nella seconda frazione accade più o meno ciò che si era già visto contro Tsitsipas. Rune si trova ad un passo dal baratro, subito 0-30 nel primo game in battuta. Riesce però, con quattro punti di fila, a rimanere in partita. E a quel punto arriva un calo di Djokovic, che inizia ad essere molto più falloso. Il giovane danese dimostra già di essere uno in grado di farsi trovare pronto quando serve: alza il livello, si carica e va avanti di un break, che riuscirà a tenere fino al 6-3.
Djokovic ritrova il focus e sembra portare subito la terza frazione dalla sua parte, andando avanti di un break sul 3-1. Nel quinto game il serbo però risultato un po’ ingenuo in alcune situazioni e concede il contro-break all’avversario. Rune non sente in alcun modo la pressione e i due tengono i rispettivi turni di battuta fino al 5-5. Djokovic incappa in un game con un paio di errori di troppo e permette al danese di andare a servire per il match. Il dodicesimo gioco è interminabile, l’ex numero uno al mondo non riesce a sfruttare ben sei palle break e al secondo match point deve arrendersi. Rune è il nuovo campione del Master 1000 di Parigi-Bercy.
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