“Il ritiro di Sinner da Parigi-Bercy? Mi sembra che abbia fatto benissimo, troppo alto il rischio di giocare a distanza di così poche ore dopo una maratona finita a tarda notte. Non è che concluso il match l’atleta va subito a dormire, c’è tutta una dinamica, la fisioterapia, la doccia, l’adrenalina. Non solo lui ma tanti atleti hanno fortemente criticato questa situazione. Il rischio che non potesse poi partecipare alle Finals era alto. Scelta eccellente”. Lo ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, a margine dell’intitolazione della biblioteca dell’Istituto di Medicina dello Sport’ a Barbara Di Giacinto, in relazione alla scelta del tennista azzurro di ritirarsi dal Masters 1000 di Parigi-Bercy, dove avrebbe dovuto giocare l’ottavo di finale con meno di 15 ore di recupero dal precedente match.
Il numero 1 dello sport italiano si è anche soffermato sulla situazione legata alla pista da bob per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: “Quello che mi sento di sostenere, perché sono sempre a favore del nostro paese e del Governo, è che laddove si dimostrasse in un modo acclarato e ufficiale che per la data per cui il Cio e Federazioni internazionali pretendono che la pista sia pronta, se ce ne fosse una in Italia – che oggi esiste e potrebbe diventare ‘working’ a breve – allora sono il primo a provare a sostenere questa candidatura. Ma serve un pezzo di carta firmata dal governo italiano che si impegni a rispettare date e fattibilità”. E sulla possibilità di uscire fuori dai confini italiani ha concluso: “Non sarebbe uno scandalo. Si va verso un’epoca dove le nuove candidature, anche su altre discipline sportive, terranno conto di non stare più solo nel proprio paese. Anche noi per qualche motivo avevamo anticipato tutto questo, perché non c’è una città o luogo di montagna che può concentrare tutte le venues sportive per ospitare i programmi invernali, per questo avevamo portato l’Olimpiade dei territori”.