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Il tema del cosiddetto “long Covid”, ovvero quella serie di sintomi debilitanti che vanno oltre il periodo di “infezione” del virus, è stato ed è molto dibattuto anche in relazione alle prestazioni degli atleti professionisti. Spesso sottovalutato, dalla Gran Bretagna arriva la storia di una giovane tennista che ha dovuto annunciare il ritiro a causa degli strascichi dell’infezione, essendo ancora costretta a letto. Si tratta di Tanisha Dissanayake, che in due anni è passata dal giocare contro la stella emergente (ed effettivamente poi esplosa) Emma Raducanu, a questa scelta dolorosa.
“È tempo di andare avanti”, scrive Dissanayake sui social, dove ha annunciato la sua scelta, di fatto obbligata. “Non volevo accettare che la mia carriera finisse così presto a causa del Covid, di un virus fuori dal mio controllo. Ma ormai è da 15 mesi che sono costretta in casa, la maggior parte del tempo a letto, incapace di fare molte cose. Non penso che sarò mai più in grado di uscire e giocare a tennis ad un livello accettabile. E anche se fosse, sarà tra un milione di anni”, ha spiegato al The Times in un’intervista rilasciata via Zoom dal suo letto. “Sono così grata di aver avuto la possibilità di giocare a Wimbledon – aggiunge – il momento che aspettavo da una vita, che aspettavo e per il quale mi sono allenata da quando avevo cinque anni. Spero di avere un’altra chance di tornarci, ma allo stesso tempo sono contenta di avere avuto una possibilità che non molte persone al mondo hanno”.
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