Tennis

Fognini risponde a Pouille, ma anche a Chardy: a Genova Italia-Francia si infiamma

Fabio Fognini - Foto Sportface

Dall’inviato a Genova

Altoparlanti, tamburelli, persino trombe e tromboni ma soprattutto tanto entusiasmo. Il quarto di finale di Coppa Davis tra Italia e Francia parte ancor prima di prendere posto sugli spalti del campo centrale del Circolo di Valletta Cambiaso. Genova è baciata dal sole, uno dei primi veri assaggi di primavera che coincide con il primo scampolo di terra battuta europea, in attesa di dare il via anche sul Tour con il Masters 1000 di Montecarlo della prossima settimana. I sostenitori blues si spartiscono equamente ai lati lunghi del campo dando l’idea di poter circondare l’intero rettangolo di gioco, sia visivamente con la macchia blu, che acusticamente con cori coordinati da una parte all’altra del complesso.

L’entusiasmo, come detto prima, non manca: particolarmente bello vedere tanti bambini e ragazzi provenienti dalle scuole tennis mescolarsi ai transalpini, decisamente trascinati da due set di puro dominio di Lucas Pouille. Per Andreas Seppi, che occorre ricordare al ritorno dopo circa due mesi di inattività per le consuete infiltrazioni all’anca, c’è davvero ben poco da fare. La palla del numero 11 al mondo viaggia a ben altre velocità e anche quando sollecitato in difesa riesce a ribaltare lo scambio con troppo agio. Al cambio campo i supporter blues attaccano con la colonna sonora di ‘Superman’ ed effettivamente nulla sembra poter fermare Pouille, che vola avanti di un break anche nel terzo.

Decido di prendere confidenza con la sala stampa e ‘sacrificare’ una terza frazione che pare poco più di una passerella per il classe 1994, lungo il tragitto un rilassato Fognini (affiancato dall’inseparabile Pennetta) si concede in qualche foto ai fan probabilmente di ritorno dal palleggio di riscaldamento. E invece Andreas inizia a carburare e trova la kriptonite, fa entrare in partita anche il pubblico di Genova e la trascina al quinto. Quella che sarebbe stata la sua sesta rimonta in carriera da 0-2, oltre che un punto di platino per l’intero confronto, resta però incompiuta e si interrompe bruscamente con un break dal 40-15, unico vero rimpianto di un comunque sereno Seppi in sala stampa.

Tocca dunque a Fabio Fognini tenere a galla gli azzurri. Su questi campi, nove anni fa, giocò il quinto singolare a risultato acquisito nei playoff contro la Svizzera di Federer e Wawrinka, vincendo in due set tirati contro Lammer. Oggi ci ritorna da Davisman per eccellenza, sconfitto solamente due volte su terra in questa competizione. L’ostacolo è comunque impegnativo, lo stesso Chardy che lo aveva mandato in tilt a Indian Wells un mese fa e che ha rischiato di far ingoiare un altro boccone amaro al pubblico di Valletta Cambiaso. Fabio va sotto di set e break ma ruggisce e Genova può tirare un sospiro di sollievo, prima di tornare a trattenere il fiato quando il numero 1 italiano mette a repentaglio la sua rimonta con un battibecco che coinvolge Chardy e Noah al cambio campo. L’atmosfera, inevitabilmente, si surriscalda anche sugli spalti e può capitare anche di assistere ad un siparietto che vede un bambino italiano zittire un collega della stampa francese. “E’ fuori, hai visto?!”

La Davis è anche e soprattutto questo: dopo quasi sei ore e mezzo di tennis Italia e Francia sono sull’1-1, un risultato “previsto e prevedibile” per citare capitan Barazzutti. Mentre tramonta il sole e cala il sipario sulla prima giornata le due squadre si preparano ad un doppio più che mai decisivo: inamovibile per Noah il duo Herbert-Mahut, e a questo punto possibili gli straordinari di Fognini in doppio al fianco di Bolelli. Con i ricordi che corrono rapidi a Melbourne di tre anni fa, quando la stessa sfida regalò ai due italiani il primo e fin qui unico Slam di specialità.

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