Matteo Berrettini - Foto Ray Giubilo
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Fabio Fognini e Matteo Berrettini stanno riscrivendo pagine di storie del tennis italiano. In un 2019 da sogno per gli azzurri che stanno davvero facendo cose egregie e in questo finale di stagione provano a coronare un sogno: volare alle Atp Finals di Londra. E per farlo hanno riscritto un’altra piccola pagina storica: mai in un Masters 1000 sul cemento due azzurri erano arrivati agli ottavi di finale e a Shanghai sia il taggiasco che il romano ci sono riusciti.Â
LA CLASSIFICA RACE AGGIORNATAÂ
FABIO, PRENDITI LA RIVINCITA – Fognini ha vinto due grandi partite: la prima con l’americano Sam Querrey, regolato in due set, con grande solidità mentale e tennistica perché per battere un giocatore del genere non puoi permetterti nessun calo di concentrazione. E poi la splendida partita contro Andy Murray, oltre tre ore di gioco culminate in un tie-break del terzo set da urlo. Fabio è distante 200 punti dall’ottavo posto provvisorio occupato da Alexander Zverev, deve rincorrere e deve fare più punti di tutti. Ragion per cui l’ottavo di finale contro Karen Khachanov, assume un’importanza quasi vitale. La settimana scorsa vinse il tennista russo in rimonta con il punteggio di 3-6 6-3 6-1. Stavolta la storia può e deve essere diversa.
MATTEO, UNA PARTITA CHE PUO’ VALERE LONDRA – Berrettini ha giocato due partite praticamente perfette qui a Shanghai: un esordio battendo in due parziali Jan-Lennard Struff e un secondo turno in totale scioltezza contro il cileno Christian Garin. Dopo la sconfitta con Murray a Pechino, il tennista romano sa che non può permettersi passi falsi. E’ davvero vicino all’ottavo posto: al momento sono 70 punti da Zverev e soprattutto 210 da Bautista-Agut. Proprio lui. Proprio lo spagnolo avrà di fronte nella mattinata italiana: un match che vale tanto, tantissimo. Vincere significherebbe risucchiare nel vortice dei calcoli anche il giocatore spagnolo che non sembra vivere un momento di grande forma. E’ una partita da giocare. L’Italia se la gioca: Fognini e Berrettini pronti a fare la storia, una volta di più.
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