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E’ un 2019 storico per il mondo del tennis. Si è parlato e si è discusso parecchio del nuovo format della Coppa Davis: da quest’anno cambia tutto con la riforma attuata dal gruppo Kosmos di Gerard Pique. Tra i vari cambiamenti però non verranno a mancare i grandi campioni e la voglia di portarsi a casa la tanto ambita “Insalatiera”. Di seguito l’analisi e il regolamento della fase finale del World Group, in programma dal 18 al 24 novembre.
TUTTO IN UNA SETTIMANA – Sarà la Caja Magica di Madrid la cornice che vedrà il disputarsi di questa nuova edizione della Coppa Davis. Atto conclusivo che inizialmente era stato assegnato allo Stadio Pierre-Mauroy di Lille, poi il cambio di rotta. Si parte dunque lunedì 18 novembre con la fase a gironi che terminerà il 21 del medesimo mese. Al via gli scontri ad eliminazione diretta dal 22 novembre con i quarti di finale. Sabato le rispettive semifinali mentre domenica si assegna il titolo.
COSA CAMBIA? – Un regolamento che subisce parecchie variazioni nonostante i numerosi dissensi. Come detto, l’evento avrà inizio e fine nel giro di sette giorni, dai gironi alla finale. Nei sei gironi si daranno battaglia tre squadre. Otterranno il pass per i quarti le prime classificate e le due migliori seconde. Ogni match diventa dunque fondamentale per la classifica avulsa, in cui si terrà conto dei game e dei set vinti. Ma come si disputano gli incontri? Tre match per ogni contesa, più precisamente due singoli e un doppio, dunque senza possibilità di pareggio. Nel parziale decisivo, in caso di 6-6, ci sarà il tie-break per evitare maratone e possibili complicazioni nell’inedita corta programmazione. Non tutte le sconfitte però daranno bottino vuoto (3-0). In caso di punteggio di 2-1, il team perdente si metterà in tasca un punto e quello vincente ben due.
Una nuova edizione tutta da sperimentare, in una settimana dove si abbandona la tradizione ma che si preannuncia ricca di spettacolo. Importante sarà la qualificazione in semifinale, che permetterà la qualificazione diretta alla Coppa Davis 2020, sempre fissata in terra madrilena.