Manca ormai pochissimo al via della 15^ edizione del torneo internazionale under 14 Tennis Europe – 13° “Memorial G. Cassani” – presso il Tennis Club Pavia. Si comincia sabato 6 maggio con i tabelloni di qualificazione, per terminare con le finali dei singolari e dei doppi maschili e femminili, in programma domenica 14 maggio.
La formula della manifestazione è la medesima degli scorsi anni: tabelloni di qualificazione a 32 giocatori e main draw sempre a 32 posti, sia al maschile che al femminile; 16 coppie per tabellone gareggeranno nei tornei di doppio. Complessivamente scenderanno in campo tutti i migliori giocatori italiani under 14, oltre a una nutrita rappresentanza di tutte le più forti delegazioni europee, tra cui spicca per presenza di giocatori il team francese.
Da segnalare nel tabellone maschile la presenza di Luca Nardi, n.4 della classifica under 14 e recente vincitore del torneo “Les Petits As” di Tarbes, soprannominato “Le Mondial” per la sua importanza nel panorama tennistico giovanile. A contendersi il titolo ci saranno anche il serbo Stefan Popovic e il portoghese Miguel Lopes; tra gli italiani presenti anche Alessio Tramontin, con cui Nardi ha trionfato a Tarbes nel torneo di doppio e il siciliano Giorgio Tabacco. In cima all’entry list femminile si legge il nome di Lisa Pigato: la tennista milanese, oggi n.17 del ranking, è a caccia della rivincita dopo la sofferta sconfitta nella finale dello scorso anno. Proveranno a darle del filo da torcere la russa classe 2004 Tatiana Muzykantskaya e la svizzera Sebastianna Scilipoti, oltre alla finalista del Lemon Bowl di quest’anno Beatrice Ricci e alla vincitrice del Lemon Bowl 2016 Sofia Pizzoni.
Professionalità e competenza da parte degli organizzatori, l’alto livello degli iscritti e una sincera disponibilità di tutto lo staff verso i partecipanti sono i punti di forza di un torneo che si è consolidato come appuntamento di prestigio nel calendario del circuito Tennis Europe. Ne parliamo con Fernando Cavalleri, direttore della manifestazione e responsabile della scuola tennis, che ci racconta con passione questi 15 anni pieni di successi e soddisfazioni.
Andiamo un po’ indietro negli anni, quando nasce l’idea di organizzare un torneo giovanile?
“L’idea del torneo è nata 15 anni fa quando siamo subentrati al torneo under 14 organizzato dal Park Tennis Club Genova. Me lo ricordo come se fosse ieri, ci dissero che dovevamo decidere nel giro di due giorni se accettare o meno la proposta, quindi effettivamente il torneo è nato dall’oggi al domani. Ci fu una riunione velocissima per prendere la decisione e da quel giorno sono passati già 15 anni, in cui abbiamo sempre cercato di dare il massimo. Le nazioni tennisticamente più importanti come la Francia, il Portogallo, la Spagna, la Germania, sono le stesse che sono venute per la prima volta 15 anni fa e che vengono tutt’ora. Per il nostro circolo è sicuramente un motivo di vanto, nei giorni del torneo accorre sempre tanta gente, inclusi i soci degli altri circoli di Pavia; in effetti il livello è sempre stato ottimo, penso che valga la pena perdere qualche ora per vedere giocare questi ragazzi”.
Il torneo giunge quest’anno alla 15^ edizione, siete ormai evento consolidato nel calendario di Tennis Europe. Quali sono i vostri punti di forza? Ci sono ancora margini di miglioramento?
“Noi cerchiamo sempre di offrire il massimo sia ai ragazzini che agli accompagnatori, mettiamo a disposizione la transportation, la ristorazione, l’albergo… cerchiamo sempre di accontentarli anche oltre il limite del possibile: per dirti, se è necessario andiamo a prenderli personalmente in aeroporto. Certo, si può sempre migliorare, un’idea che abbiamo da tempo è quella di riuscire a passare un domani a torneo grade 1; il problema è che abbiamo solamente 5 campi in terra rossa e per farlo ce ne vogliono almeno 7. Dovremmo quindi appoggiarci a un altro circolo, cosa che facciamo già solo nei primi giorni: in questo modo non sarebbe più un torneo “nostro” ma condiviso e, visto che l’investimento è discreto, più partite si giocano da noi, meglio è. Anche rimanendo in seconda categoria, l’obiettivo è sempre quello di migliorare qualcosina anno dopo anno”.
Come si fa a gestire un torneo ad ospitalità completa per tutti i giocatori?
“Noi abbiamo iniziato dando ospitalità a tutti i giocatori in tabellone, purtroppo negli ultimi anni abbiamo visto che le spese erano abbastanza elevate e da due anni proviamo a dare ospitalità a tutti i team fino a quando l’ultimo giocatore rimane in gara, quindi di tutti i 64 giocatori tra maschile e femminile solo 20-30 sono nostri ospiti. All’inizio eravamo un po’ titubanti di questa scelta ma devo dire che il livello dei partecipanti rimane sempre medio-alto”.
Quando si mette in moto la macchina organizzativa? Come si fa promozione di un torneo under 14 durante l’anno?
“Non esagero dicendo che una settimana dopo la fine del torneo cominciamo già a parlare dell’edizione successiva. A gennaio abbiamo cominciato a cercare sponsor, poi cerchiamo la transportation, è un lavoro che comincia di fatto 4 – 5 mesi prima. Il nostro circolo mette a bilancio l’intero importo del torneo, poi se durante l’anno subentra qualche sponsor in più va solo ad ammortizzare i costi. Diciamo che un torneo così costa intorno ai 25.000 euro, di cui il 50% viene coperto dai contributi dei soci e della Regione. Io preferisco organizzare un torneo di questo tipo con i ragazzini piuttosto che un Open con giocatori che hanno mille pretese diverse”.
L’anno scorso i vincitori sono stati Biagio Gramaticopolo al maschile, primo italiano a vincere dal 2005, e l’estone Carol Plakk al femminile. Quest’anno chi secondo te si metterà in luce?
“L’anno scorso la finale femminile è stata molto combattuta, con la nostra Lisa Pigato che ha ceduto 7-5 al terzo; però abbiamo avuto una finale maschile tutta italiana Ruggeri – Grammaticopolo, oltre alle vittorie italiane anche nei doppi con le coppie Bernardi/Trione al maschile e Trevisan/Mariani al femminile. Quest’anno abbiamo la fortuna di avere in tabellone Luca Nardi, a mio avviso il giocatore under 14 più forte in Italia, un giocatore completo fisicamente e mentalmente, non a caso n. 4 del ranking mondiale”.
Tu hai un figlio, Simone, che sarà presente nel tabellone di qualificazione. Come vivrai questo torneo da genitore?
“Sarò un papà – maestro – organizzatore! È molto emozionante, capisco perfettamente la sofferenza dei genitori quando vedono i propri figli giocare i tornei, mi immedesimo sempre. Sicuramente è meglio giocare che stare a bordo campo. È una soddisfazione nel bene e nel male, lo scorso anno Simone è stato il primo ragazzino pavese che ha superato il primo turno in tabellone e aveva solo 13 anni. Anche per lui questo torneo è motivo di soddisfazione, gioca in casa, lo vengono a vedere gli amici, i soci… è sicuramente sotto pressione ma prima di tutto è contento!”
Ci sono giovani passati per questo torneo che poi sono emersi anche da professionisti?
“Tieni conto che questo torneo l’ha giocato una ragazzina che si chiamava Agnieska Radwanska, ma ricordo anche Laura Robson, o recentemente Thanasi Kokkinakis e Matteo Donati. Due anni fa abbiamo avuto la fortuna di avere il Team Canada con giocatori tutti di livello ottimo. La Francia a mio avviso è una delle nazioni più forti a livello giovanile, per farti capire nel solo torneo maschile ha 4 giocatori in tabellone e 9 in qualificazione”.
Scorrendo anno per anno l’albo d’oro campeggiano i vincitori della prima edizione Sorana Cirstea e Thomas Fabbiano, oltre ad Agnieska Radwanska che quell’anno colse il successo nel doppio. Si incontrano poi i nomi di ragazzini oggi protagonisti del tennis mondiale: le gemelle ceche Karolina e Kristyna Pliskova, il portoghese Gastao Elias, la britannica Laura Robson; tra gli azzurri vittoria nel 2004 per Anastasia Grymalska e nel 2007 per Martina Trevisan, anno in cui Edoardo Ereminconquistò il trofeo in doppio.
Appuntamento quindi sui campi del Tennis Club Pavia a partire da sabato 6 maggio con i primi turni di qualificazione. L’ingresso al torneo è gratuito.