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“Federer: gli ultimi dodici giorni” è un documentario imperdibile per gli appassionati di tennis

Roger Federer
Roger Federer - Photo by Ben Solomon

Spero di non dover usare questi fazzoletti” dice Roger Federer quando sta per leggere la lettera con la quale annuncerà al mondo intero il suo ritiro dal tennis. Una frase che non potrà dire chi guarderà il documentario “Gli ultimi dodici giorni” – disponibile su Prime Video – visto che non emozionarsi è praticamente impossibile. A meno di due anni dal suo addio alla O2 Arena di Londra in occasione della Laver Cup, la mancanza di Roger Federer nel mondo del tennis si sente eccome – per, quanto bisogna dire, non ci si annoi tra i vari Sinner e Alcaraz – e rivivere improvvisamente le emozioni del settembre 2022 è come essere investiti da un treno.

Gli ultimi dodici giorni“, come suggerisce il titolo, racconta i giorni finali della carriera di Roger Federer, da quando annuncia il ritiro fino al match in cui effettivamente si ritira, facendo coppia con il suo storico rivale e amico Rafa Nadal. Un documentario che gioca molto sul lato emotivo visto che mette spesso in contrapposizione le immagini degli ultimi giorni di Federer con quelle della carriera dell’elvetico, creando un parallelo che, accompagnato da un sottofondo musicale particolarmente adeguato, suscita nello spettatore emozioni uniche.

C’è da dire che di materiale inedito ce n’è poco – o magari meno di quanto ci si potesse aspettare – ad eccezione di qualche conversazione dietro le quinte tra Federer e i suoi colleghi (specialmente Nadal e Djokovic) e tra Federer e i suoi famigliari (la moglie Mirka, i figli e i genitori). Ma poco importa visto che il documentario non ne risente assolutamente e, anche per chi ha vissuto quei giorni attaccato alla tv e ai social per non perdersi nulla, la visione risulta piacevole e per nulla pesante.

Per i tifosi di Roger Federer, neanche a dirlo, è un “must-watch” (direbbero gli inglesi), ma in generale è un prodotto consigliato per tutti gli appassionati di tennis, che si discosta chiaramente, ad esempio, dalla serie Netflix ‘Break Point’, il cui target era evidentemente un pubblico più generalista al quale andavano spiegate per filo e per segno anche le cose più scontate.

E poi c’è la parte finale, quella più attesa da tutti, in cui si assiste ad un tripudio di emozioni e a fiumi di lacrime. Già alla vigilia del match, tra interviste, conferenze stampa e conversazioni private, Federer inizia a vacillare e ad accusare l’emozione. Un’emozione dalla quale viene poi sopraffatto al termine del match con Nadal. E lì si fa davvero dura perché, pur avendo già visto le immagini di quei momenti – magari anche più volte -, si tratta di un momento storico, la fine della carriera di un’icona. E quando parla – o meglio, prova a parlare tra le lacrime che non smettono di sgorgagli dagli occhi – della moglie Mirka e di Nadal, quei “nodi allo stomaco” che menzionava in precedenza colpiscono anche chi guarda.

Il protagonista del documentario è ovviamente Federer, ma emergono anche i lati di altri giocatori. C’è ad esempio un Rafa Nadal scatenato che manda a “quel paese” Tiafoe e rincara la dose su Lorenzo Sonego per quanto successo a Wimbledon 2022 con il grunting. C’è poi il solito humor britannico di Andy Murray, ma anche un Novak Djokovic quasi in una nuova veste visto che non gli capita spesso di non essere al centro dell’attenzione ma se la cava alla grande, continuando a ridere e scherzare ma senza mai rischiare di “oscurare” Federer e addirittura scoppiando in lacrime nel finale (niente spoiler). E poi ancora la compostezza di Norrie, Tsitsipas, Ruud e anche Berrettini, che si godono il momento ma sempre mantenendo una sorta di distanza di sicurezza dai Fab Four, inevitabilmente sotto le luci dei riflettori.

Insomma, se vi piace il tennis, non abbiate dubbi se guardare o meno “Federer: gli ultimi dodici giorni” perché andrete sul sicuro. Si piangerà, si riderà (“Spero di steccare la prima risposta del match almeno sarò sicuro di aver fatto la scelta giusta” confida Federer a Borg) e si avrà la possibilità di rivivere ancora una volta Roger Federer e tutto ciò che ha rappresentato per il mondo del tennis e dello sport in generale. E per chi non si fosse ancora messo l’anima in pace, spiega anche il motivo per il quale l’elvetico ha deciso di smettere, quindi può essere considerata pure una sorta di chiusura del cerchio. Voto? 8.

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