“Non è stato tanto un problema di pressione, di dover scendere in campo per cercare di tenere viva la sfida, purtroppo in questo momento non sono serena per problemi che esulano dal campo ed è difficile per me sia spiegarli sia giocare con tranquillità e mente sgombra. Mi porto in campo i problemi che ho fuori e questo mi condiziona molto”. Sara Errani spiega così la netta sconfitta contro Elise Mertens che ha regalato al Belgio il terzo e decisivo punto nel match contro l’Italia nell’incontro valevole per i playoff che hanno proiettato la squadra belga nel World Group. Un momento complicato per l’ex finalista del Roland Garros che presumibilmente si riferisce alla sentenza pendente del Tas per via del ricorso dell’agenzia antidoping nazionale (Nado Italia) dopo che la tennista azzurra era stata squalifica per due mesi per la positività al letrozolo. Pena di due mesi che era stata ritenuta troppo leggera da Nado Italia.
“Dal punto di vista di livello tennistico oggi la Mertens mi è stata superiore, niente da dire, è stata più brava di me, non sono praticamente riuscita a entrare in partita” – ammette la 30enne romagnola in conferenza stampa – “Se analizzo questi due giorni di Genova devo dire che alla fine mi è pesata la settimana scorsa in cui sono stata costretta a rimanere ferma dopo il problema muscolare a Charleston. Ho perso un po’ fiato e ne ho risentito. Anche il trattamento del fisioterapista dopo i primi game del match con la Mertens l’ho dovuto chiedere per problemi di crampi, come già ieri con la Van Uytvanck. “Per me la maglia azzurra è sempre stata importante, giocare in nazionale è un grande orgoglio. Anche in questi giorni ho dato tutto, ma in questo momento difficile ho bisogno di serenità”.