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Fed Cup 2018, impresa Chiesa: l’Italia batte la Spagna 3-1

Deborah Chiesa - Foto GAME

Deborah Chiesa batte Lara Arruabarrena con il punteggio di 6-4 2-6 7-6(7) e permette all’Italia di battere la Spagna nell’incontro di World Group II di Fed Cup disputato a Chieti. Un successo inaspettato contro avversarie sulla carta più forti delle azzurre: per la Chiesa era l’esordio nella manifestazione. In programma il 21 e 22 aprile i play-off che l’Italia affronterà per tornare nel World Group.

PRIMO SET – L’inizio di primo set è tutto a favore dell’italiana. Chiesa sembra giocare sull’onda dell’emozione, il pubblico spinge e il break arriva subito. Il clima è quello classico da Fed Cup. La spagnola dalla sua invece è totalmente rintronata dalla situazione e dà l’impressione di non essere ancora scesa in campo. Dopo il cambio campo è però l’iberica a rimettere in parità il conto dei game. L’Arruabarrena è molto brava nel girare lo scambio sul lungo linea e chiudere in avanzamento. Deborah sembra poterne soffrire, considerato anche che negli scambi lunghi ha quasi sempre la meglio la spagnola. Sul 2-2 però è proprio la giocatrice trentina a mettere pressione prendendo in mano il pallino del gioco e trovando un nuovo break. Gli errori gratuiti nel quinto gioco per la spagnola saranno solo i primi di un trend che l’accompagnerà per tutto il parziale. Alla fine la Chiesa riesce a far suo il set tenendo la palla in campo e comandando nei momenti decisivi. Finisce 6-4 in 46 minuti.

SECONDO SET – In avvio di secondo parziale tutta l’inerzia del match è chiaramente dalla “nostra” parte. Il pubblico c’è e all’orizzonte si vede qualcosa. La Chiesa per giunta non comincia neanche male. Il braccio continua ad essere sciolto e la Arrubarrena continua a sbagliare. Nel terzo game il boato della folla significa solo una cosa: break Italia, 2-1. La festa dura però molto poco. Con ormai un piede nella fossa la spagnola inizia a spazzolare le righe accumulando vincenti ripetuti. Un sanguinoso doppio fallo italico vuol dire contro break Spagna. A questo punto la partita gira. Quella che inizia a sbagliare è proprio la Chiesa che punto dopo punto tende sempre a perdere più campo. Un gratuito tira l’altro e l’Arrubarrena scappa via nel parziale. L’iberica adesso si diverte giocando ripetutamente la smorzato. L’epilogo è dietro l’angolo: 6-2, si va al terzo set.

TERZO SET – In avvio di terzo parziale ovviamente è tutto in bilico. L’energia nello stadio è tanta ma un leggero velo di paura ricopre la platea. Ogni punto ora può valere la partita. Il braccio di entrambe è meno sciolto, il che è comprensibile. La sfida pare essere tornata pari dal punto di vista emotivo. La Chiesa si è ormai ripresa e anche i tifosi la spingono. I primi due game passano tranquilli e sembra poter essere lotta serrata. L’azzurra tiene però male il campo e qualche errore di troppo ridà fiducia alla spagnola. In un attimo è break per i nostri rivali, 4-1. Siamo con le spalle al muro. L’iberica spinge di più ed è anche più precisa. Tutto sembra dirigersi in direzione doppio decisivo. Deborah ritrova però continuità con la battuta portando a casa un gioco importante. Il momento decisivo è però nel settimo game. L’Arrubarrena è a un passo da poter chiudere i giochi e di pressione ne sente. Un gratuito dopo l’altro, la spagnola regala letteralmente il contro break ai nostri colori. Allo scoccare delle 2 ore gioco siamo 4-4 al terzo set. Il pubblico è in delirio. La Chiesa ha ritirato su una partita che sembrava quasi persa. Tutta la pressione è ora sulle spalle dei nostri avversari. Rapidamente si arriva 5-5 e servizio Spagna. Nel momento del bisogno la Chiesa gioca a braccio sciolto e arriva a palla break. L’Arrubarrena però si salva con un dritto che rimane in campo per pochi centimetri. L’italiana dalla sua soffre di meno al servizio e in un batter di ciglia si arriva al tie-break decisivo. La prima a servire è l’iberica che con un gratuito regala il primo minibreak ai nostri colori. Deborah al servizio è molto solida e l’Arrubarrena sbaglia a ripetizione. Si cambia campo sul 5-1. L’azzurra concede qualcosa e l’iberica stringe i denti. 5-5. Quando il disastro sembra dietro l’angolo la Chiesa tira fuori un inaspettato ace che la porta a match point. L’Arrubarrena però annulla con il dritto e si guadagna lei la possibilità di chiudere i giochi. Con coraggio Deborah prima pareggia i conti poi spara il secondo ace nel giro di qualche minuto e va nuovamente a match point. L’ultimo errore spagnolo ci regala il passaggio del turno. Finisce 6-4 2-6 7-6 per i nostri colori, le lacrime sul volto questa volta sono solo di gioia.

LE POSSIBILI AVVERSARIE AI PLAYOFF

IL MATCH POINT E LE LACRIME 

LE DICHIARAZIONI DI CHIESA

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