“A livello di exploit Sinner ancora non ha fatto niente, è un ragazzo che a livello internazionale ha un futuro brillantissimo davanti a sé ma in Italia siamo molto bravi a metterli in primo piano quando ancora non hanno fatto risultati, mi auguro che venga lasciato in pace“. Questo il pensiero di Fabio Fognini sul giovane Jannik Sinner, classe 2002 che attualmente è numero 73 del ranking Atp.
“Avrà tanti ostacoli nel corso della sua carriera, come tutti del resto – ha aggiunto il numero due d’Italia ai microfoni di Sky Sport 24 – Matteo Berrettini invece è esploso in un finale di stagione incredibile, io ho sempre detto che più siamo e meglio è. Se mi ha provocato fastidio il suo exploit? Un fastidio a livello agonistico che è giusto che ci sia e che mi sprona, penso sia un fastidio giusto che mi fa ancora giocare e mi tiene vivo. Io sono il più vecchietto di chi tira il carro, questi due ragazzi sono ancora molto giovani ed hanno davanti a loro una carriera molto rosea. Lasciamoli lavorare in pace, Berrettini è un gradino sopra perché ha vinto tornei, ha fatto una semifinale Slam ed è andato anche alle Atp Finals“.
Un pensiero anche sulla Coppa Davis dove l’Italia si presenta con un parco giocatori molto forte: “Io ci provo, ogni volta che la gioco mi sbatto in 14 pezzi anche se con il formato nuovo ha perso il valore e la vera fatica che invece aveva prima tre set su cinque, mi piaceva di più così – ha ammesso Fognini – la vivo in una maniera molto forte, bisogna essere molto affiatati ed avere una squadra pronta al sacrificio. Vincerla? In questo momento – ha concluso il classe 1987 – come nomi e giocatori ci siamo, mancano altri tasselli da aggiungere“.